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Studiare all'estero

29 Settembre 2015

STUDIARE ALL'ESTERO

Qualche mese fa una famiglia si è rivolta a noi in quanto nell'organizzare la vacanza studio all'estero della figlia, si è trovata di fronte alle richieste - immotivate - di chi stava gestendo ogni aspetto dell'esperienza all'estero della ragazza. Venivano chieste un gran numero di vaccinazioni e la richiesta veniva motivata con la loro obbligatorietà, prima a livello statale, poi a livello regionale, e poi a livello dell'istituto scolastico... pena l'annullamento del viaggio.

Peccato che per la destinazione della ragazza NESSUN vaccino era obbligatorio, a NESSUN livello.

Ancora una volta far valere i propri diritti puo' essere snervante.


  percorsoCara figlia mia......, sei partita, ce l’abbiamo fatta! Ora che sei oltreoceano guardo indietro e ripenso al percorso che ci ha portato a realizzare questo tuo  grande sogno. Nove mesi, in cui abbiamo fatto valutazioni, conteggi, compilato e richiesto documenti, ma anche riso, pianto , provato ansie e grandi gioie. Una ”gestazione” nella quale, il tuo babbo ed io, ci siamo di nuovo, come prima della tua nascita, trovati a confrontare e a scegliere riguardo a temi di grande importanza. Uno di questi: i VACCINI. Ebbene sì, visto il tuo libretto vaccinale si voleva annullare la partenza. Biasimo, chiusura, giudizio, scherno sono stati gli atteggiamenti da noi ricevuti per una scelta fatta consapevolmente, ma che rischiava, anni dopo, di tarparti le ali. Per “metterti in regola” avremmo dovuto somministrarti,  in poco tempo, una quantità di vaccini inaudita. Sono stati giorni e notti di ansia nel cercare di capire cosa fare, tu dovevi partire! Ora che tutto sembra lontano, scrivo questa lettera per ringraziare perchè è grazie a Comilva se tutto si è risolto! Con grande emozione ricordo il momento in cui mi sono messa in contatto con l’ Associazione: abbiamo trovato un abbraccio confortante. Un grande calore unito a senso pratico, ad uno sguardo lucido rispetto alle possibilità da mettere in campo. Mentre noi eravamo persi nel senso di inadeguatezza e nella paura sulla quale ben facevano leva gli interlocutori  del programma, siamo  stati presi per mano dall’Associazione e lavorando insieme, abbiamo ritrovato il coraggio. Il coraggio di ribadire l’importanza della libertà di scelta sui vaccini. Comilva ha steso una rete con le associazioni internazionali e ci ha fornito elementi inoppugnabili per far valere il nostro diritto. Da soli non ce l’avremmo fatta. Caro tesoro, questa lettera è anche per te, perchè questa nostra esperienza ci ha insegnato tanto. A dispetto di tutte le belle parole sull’apertura al diverso, sulla ricchezza della diversità, quando porti avanti un’idea che discorda con la maggioranza, devi essere salda e non avere paura. Sarebbe stato facile vaccinarti, lo dicevano tutti: “Cosa vuoi che sia dai , qualche punturina....”. Da quando sei nata non abbiamo smesso di farci domande su cosa sia il tuo bene; sulla pratica vaccinale abbiamo consultato una vasta bibliografia valutando faticosamente i pro e i contro, non abbiamo smesso di parlare con i medici, alla fine siamo giunti ad una scelta nella quale crediamo... Tu, a sedici anni, forse non hai colto tutto, ma hai visto quanta volontà abbiamo messo per rimanere saldi nelle nostre convinzioni , così, insieme ai punti interrogativi che ogni tanto leggevo sul tuo volto, ho visto anche Stima. Grazie, grazie a tutta l’Associazione Comilva. Grazie anche a te, perchè questo viaggio è un viaggio di crescita anche per tutti noi. Buon cammino la mamma e il papà

CC

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