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IL PROCESSO DI OBIEZIONE NELLE SUE LINEE GENERALI

processo obiezione

PASSAGGI E COMUNICAZIONI FONDAMENTALI DELL’ITER DI OBIEZIONE: MMG, AZIENDA SANITARIA E MINISTERO

L’iter di obiezione si inserisce nel processo di comunicazione stabilito dai passaggi legislativi.

  • Comunicazione 1. Il Ministero della Salute, avvalendosi dell’AER comunica ai soggetti inadempienti l’avvio del procedimento sanzionatorio e indica ai destinatari il termine perentorio di dieci giorni dalla ricezione, per comunicare all’Azienda sanitaria locale competente per territorio:
    • l’eventuale certificazione relativa al differimento o all’esenzione dall’obbligo vaccinale,
    • ovvero altra ragione di assoluta e oggettiva impossibilità.
  • Comunicazione 2. Entro il medesimo termine, gli stessi destinatari danno notizia all’Agenzia delle entrate-Riscossione dell’avvenuta presentazione di tale comunicazione.
  • Comunicazione 3. L’Azienda sanitaria locale competente per territorio trasmette all’AER, nel termine perentorio di dieci giorni dalla ricezione della comunicazione dei destinatari … previo eventuale contraddittorio con l’interessato un’attestazione relativa alla insussistenza dell’obbligo vaccinale o all’impossibilità di adempiervi …;
  • Comunicazione 4. L’AER, nel caso in cui l’Azienda sanitaria locale competente non confermi l’insussistenza dell’obbligo vaccinale, ovvero l’impossibilità di adempiervi, di cui al comma 4, provvede, … mediante la notifica … entro 180 giorni dalla relativa trasmissione, di un avviso di addebito, con valore di titolo esecutivo.

Questi passaggi innescano dei processi di comunicazione, notifiche e Opposizioni alla sanzione del tutto SPECULARI, che possiamo definire in sintesi come di seguito:

  1. Processo di comunicazione con il MMG e possibili sviluppi, che possono derivare dall’esito dei colloqui e dalla varietà dei comportamenti del medico stesso. L’evoluzione di questo processo potrebbe portare all’attivazione di altri interlocutori come:
    1. L’azienda Sanitaria, attraverso un medico vaccinatore delegato;
    2. Una eventuale Commissione Medica;
  2. Notifica dell’iter all’azienda sanitaria;
  3. Notifica dell’iter al Ministero;
  4. Opposizione alla sanzione amministrativa.

I punti da 1 a 3 vengono attivati in risposta alle Comunicazioni 1 e 2 e si svolgono sostanzialmente in modalità contestuale (PRIMA FASE). Il punto 4 maturerà successivamente ma è strettamente collegato agli esiti dei primi tre punti (SECONDA FASE).

SINTESI DEI PUNTI PRINCIPALI

IL PRIMO PASSO DELLA PRIMA FASE: IL PROCESSO DI COMUNICAZIONE CON IL MMG E I POSSIBILI SVILUPPI.

Costituisce la parte più impegnativa e coinvolgente di tutto l’iter, almeno per quanto riguarda la “PRIMA FASE”.

Dobbiamo decidere cosa metter in gioco nel nostro rapporto umano con il MMG: dal momento che noi ci consideriamo “persone”, la stessa considerazione la riversiamo sul nostro prossimo e tale è il MMG, prima di essere un tecnico a cui ci affidiamo per un consulto. Per molti di noi si tratta di un rapporto che può andare avanti da tempo, un rapporto anche di fiducia e di stima reciproca. Dobbiamo essere chiari nelle nostre intenzioni con queste persone: non dobbiamo e non possiamo riversare su di esse la nostra frustrazione per quanto stiamo subendo, dobbiamo far capire che stiamo tutelando un nostro diritto. Il MMG può avere un ruolo importante in questo caso e lo può esercitare in scienza e coscienza così come recita il suo codice deontologico https://portale.fnomceo.it/wp-content/uploads/2018/03/CODICE-DEONTOLOGIA-MEDICA-2014.pdf).
Noi chiederemo sempre con gentilezza e comprensione delle sue posizioni di avere riscontro di ogni sua libera decisione che prenderà, per l’appunto, secondo coscienza. E pur tuttavia noi abbiamo bisogno sempre di un suo riscontro, scritto, qualunque esso sia.

Partiamo, quindi, dal presupposto che il MMG sia il nostro interlocutore privilegiato: qualora decidessimo che questo non è, allora potremo rivolgerci in egual modo verso il cd. “medico vaccinatore” presente negli HUB o in strutture di servizio predisposte dalle aziende sanitarie locali.

Per facilitare il rapporto e i colloqui con il MMG sono stati predisposti dei facsimile di lettere che utilizzeremo sia in una fase propedeutica agli incontri - per preparare la nostra “memoria” (come ci presentiamo dal medico con la nostra storia clinica personale, le nostre patologie, le eventuali vaccinazioni già effettuate ecc.) – che per “formalizzare” le nostre posizioni attraverso il tracciamento degli atti formali che saranno utili per preparare la SECONDA FASE.

Quali sono le questioni che porremo al MMG:

  • sulle nostre condizioni cliniche e sanitarie in genere;
  • sull’eventuale esistenza di REAZIONI AVVERSE IMPORTANTI e di CONTROINDICAZIONI/PRECAUZIONI;
  • sul nostro diritto al CONSENSO INFORMATO e alla necessità di una prescrizione medica;
  • sui limiti insiti nella fase SPERIMENTALE del farmaco in questione;

Proporremo al medico di poter effettuare idonei ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI al fine di stabilire la compatibilità con la somministrazione vaccinale e richiederemo di applicare la condizione di prestazioni correlate alla pratica vaccinale obbligatoria o raccomandata P03 (ex art. 1 comma 4 lettera b d.lgs. 29 aprile 1998, n. 124). Allo stesso tempo chiederemo al medico un differimento della vaccinazione, in attesa di effettuare e valutare gli accertamenti richiesti.

L’evoluzione del rapporto con il MMG potrà portare a due esiti distinti, ovvero quello della collaborazione e della comprensione reciproca - che porterà all’accettazione, in tutto o in parte, delle nostre richieste - oppure ad un rifiuto di procedere in questo senso.

Nel primo caso potremo proseguire il nostro percorso con il medico, nel secondo dovremo scegliere se passare al coinvolgimento diretto dell’azienda sanitaria locale. Sempre nel primo caso, il percorso con il MMG potrebbe avere esiti ancora diversi (soprattutto riguardo le prestazioni P03 e la prescrizione vaccinale) che affronteremo di volta in volta decidendo se chiudere il processo o scalarlo ancora verso l’azienda sanitaria locale.

Per tutti i dettagli del processo passare alla sezione dedicata  nella quale vengono descritte le possibili situazioni e proposti i necessari facsimile delle comunicazioni da utilizzare.

IL SECONDO PASSO DELLA PRIMA FASE: LA NOTIFICA DELL’ITER ALL’AZIENDA SANITARIA

La notifica all’azienda sanitaria può essere contestuale all’avvio del processo di comunicazione con il medico di base, MMG. Questa notifica non va confusa con l’eventuale coinvolgimento dell’azienda sanitaria locale descritto nel PRIMO PASSO.

Condizioni prese in esame (non sono contemplati i casi di guarigione nei tempi previsti dalla Circolare 0032884-21/07/2021-DGPRE-DGPRE-P, casi in cui non è possibile la somministrazione vaccinale e che permettono l’ottenimento della certificazione verde rafforzata):

  • condizione di persona sana non vaccinata (no patologie pregresse significative, nessuna in corso …);
  • condizione di persona non vaccinata con patologie pregresse e/o in corso;
  • condizione di persona vaccinata con una o più dosi, sana;
  • condizione di persona vaccinata con una o più dosi che abbia riscontrato reazioni avverse a una o più di tali dosi e che soffra di patologie conseguenti anche in mancanza di segnalazione di reazione avversa e/o riconoscimento della correlazione …;

Lo scopo di questa comunicazione è quello di informare l’azienda sanitaria locale competente per territorio dell’avvio dell’interlocuzione con il proprio MMG (a prescindere dagli esiti), atta a fornire secondo i principi delle norme vigenti il proprio CONSENSO INFORMATO alla somministrazione vaccinale anti-Covid-19.

Perché è importante inserire anche questa comunicazione contestualmente al PRIMO PASSO: perché i tempi a disposizione per il completamento del PRIMO PASSO non sono certi e possono non essere brevi. Pertanto, iniziamo ad informare l’Azienda dei nostri diritti e di come li stiamo esercitando.

Se l’Azienda ne prenderà atto si riserverà di darci riscontro nei tempi dovuti. Se non lo farà e procederà segnalando la nostra inadempienza vaccinale, dimostreremo di aver agito in piena trasparenza e correttezza, perseguendo l’obiettivo di fornire un consenso informato consapevole.

Per questo SECONDO PASSO proponiamo una comunicazione scritta (v. facsimile): naturalmente ognuno può redigerla personalmente come desidera, cercando di seguire una traccia logica del tipo seguente:

  • Richiamate brevemente le condizioni di legge che istituiscono l’obbligo della vaccinazione anti-Covid-19;
  • Esposta una breve disamina sulla disciplina e sulla giurisprudenza riguardo al Consenso Informato e agli accertamenti preventivi idonei a prevedere ed a prevenire i possibili rischi di complicanze alla somministrazione della vaccinazione anti-Covid-19;
  • Fatte le debite considerazioni sui moduli di consenso informato predisposti dal Ministero della Salute per la somministrazione della vaccinazione anti-Covid-19;
  • … si vanno a manifestare le proprie posizioni al riguardo e a chiedere di considerare aperto l’iter vaccinale a fronte di quanto esposto, chiedendo, allo stesso tempo, la piena disponibilità al confronto, sempre nella chiave “aurea” della libera espressione del Consenso Informato.

IL TERZO PASSO DELLA PRIMA FASE: LA NOTIFICA DELL’ITER AL MINISTERO

La notifica al Ministero può essere contestuale all’avvio del processo di comunicazione con il medico di base, MMG.

Condizioni prese in esame (non sono contemplati i casi di guarigione nei tempi previsti dalla Circolare 0032884-21/07/2021-DGPRE-DGPRE-P, casi in cui non è possibile la somministrazione vaccinale e che permettono l’ottenimento della certificazione verde rafforzata):

  • condizione di persona sana non vaccinata (no patologie pregresse significative, nessuna in corso …);
  • condizione di persona non vaccinata con patologie pregresse e/o in corso;
  • condizione di persona vaccinata con una o più dosi, sana;
  • condizione di persona vaccinata con una o più dosi che abbia riscontrato reazioni avverse a una o più di tali dosi e che soffra di patologie conseguenti anche in mancanza di segnalazione di reazione avversa e/o riconoscimento della correlazione …;

Lo scopo di questa comunicazione è quello di fornire al Ministero le stesse informazioni che forniamo all’azienda sanitaria locale competente per territorio circa il nostro iter con il MMG. Questo iter determina le ragioni di NECESSITA’ per la condizione di persona “non ancora vaccinata con vaccinazione anti-Covid-19”.

Per questo TERZO PASSO proponiamo una comunicazione scritta facsimile: naturalmente ognuno può redigerla personalmente come desidera, cercando di seguire una traccia logica del tipo seguente:

  • Richiamate le condizioni di legge che istituiscono l’obbligo della vaccinazione anti-Covid-19;
  • Richiamate le condizioni di legge che prevedono l’omissione o il differimento della vaccinazione anti-Covid-19;
  • Esposta una breve disamina sulla disciplina e sulla giurisprudenza riguardo al Consenso Informato e agli accertamenti preventivi idonei a prevedere ed a prevenire i possibili rischi di complicanze alla somministrazione della vaccinazione anti-Covid-19;
  • Richiamate le norme dei diritti in materia di privacy;
  • … si chiede di sospendere, di fatto, l’avvio dei procedimenti sanzionatori in quanto violativi di tutte le norme richiamate nei punti precedenti.

IMPORTANTE: inseriremo in Cc la Direzione Sanitaria Regionale come co-gestore dei dati dell’anagrafe vaccinale, trasmettendoli al Ministero!

SECONDA FASE: L’OPPOSIZIONE ALLA SANZIONE AMMINISTRATIVA

Gli altri passi che stiamo mettendo a punto riguardano l’esercizio dell’obiezione di coscienza vera e propria, attraverso argomentazioni solide e fondate sulla bibliografia disponibile, sempre aggiornata.

Perché non utilizziamo adesso questo materiale? Perché non servirebbe in questo momento, in quanto i nostri attuali interlocutori o non sono in grado o non hanno modo o non hanno il mandato di valutarlo in contradditorio con noi. In questo momento noi esercitiamo con forza il nostro pieno diritto ad esprimere, eventualmente, un Consenso Informato o meno, in quanto LIBERO!

Questo lavoro richiede ancora del tempo (non molto) ma sarà prontamente messo a vostra disposizione appena disponibile. Ora è importante seguire i PASSI descritti, per prepararsi al meglio al ricorso davanti a Giudice di Pace.

L’esercizio corretto e civile dell’obiezione di coscienza prevede di NON PAGARE la sanzione: anche a costo di sopportare maggiori costi per il ricorso davanti al Giudice di Pace.

Il ricorso davanti al Giudice di Pace può essere intentato sia dal cittadino in autonomia che con l’ausilio di un legale.

Il ricorso si propone avanti al Giudice di Pace del luogo di residenza del soggetto sanzionato, entro 30 giorni dal ricevimento della sanzione.

Il ricorso deve essere presentato in originale + due copie.

Al ricorso deve essere allegata copia della sanzione oltre ad un contributo unificato di € 43,00 acquistato presso le rivendite di valore bollati (da spillare e non incollare).

Il ricorso può anche essere spedito per posta raccomandata presso la cancelleria del Giudice di Pace. In tal caso il plico deve essere ricevuto dalla Cancelleria entro 30 giorni dalla notifica della sanzione, non basta spedire entro il termine. Il G.d.P. fisserà un’udienza, che verrà comunicata dalla cancelleria presso i recapiti indicati nel ricorso.

È obbligatorio presenziare all’udienza La controparte sarà l’Agenzia delle Entrate Riscossione, patrocinata ex lege dall’Avvocatura dello Stato.

 

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