arrow-down

Comunicazioni e Segnalazioni: il Coinvolgimento delle Istituzioni

DOVERI E COMPETENZE DEL SINDACO E DEGLI ORGANI COMUNALI

Il Sindaco è il responsabile delle condizioni di salute pubblica della popolazione nel suo territorio ed il Consiglio comunale condivide questa responsabilità.

Al sindaco sono affidati poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del direttore generale delle Aziende sanitarie del territorio.

I compiti del Sindaco sono quindi ampi, soprattutto egli deve conoscere lo stato di salute generale della popolazione, deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono compromesse, se esistono pericoli incombenti e deve informare la popolazione dei rischi rilevanti che su di essa incombono.

In tal senso abbiamo sempre considerato il coinvolgimento del Sindaco nel percorso di Obiezione Attiva come un elemento di trasparenza importante del nostro iter con le aziende sanitarie, a prescindere dai suoi orientamenti politici. Portare alla sua attenzione le questioni fondamentali che riguardano la nostra obiezione, anche incontrandolo o inviandogli una memoria argomentata, dimostrerà la nostra volontà di perseguire il bene (nostro e/o dei nostri figli) contrastando nel contempo l'idea che la nostra sia una sorta di fuga da un presunto dovere civico. Incontrarlo potrà essere un’occasione per affrontare serenamente le tematiche vaccinali da una prospettiva diversa e per richiedere l’interessamento diretto dell’amministrazione comunale nella verifica del rispetto delle normative vigenti, ad esempio riguardo il consenso informato, così come la corretta applicazione delle procedure previste a carico delle strutture sanitarie del territorio. Allo stesso modo, nell’affrontare il tema del danno da vaccino, si può sensibilizzare l’amministrazione locale sulla necessità di attuare nei territori di competenza progetti di farmaco-vigilanza attiva, proprio a tutela della salute pubblica, con particolare riguardo alla popolazione infantile.

IL RUOLO E LE FUNZIONI DELLA CONFERENZA DEI SINDACI

La Conferenza dei Sindaci è un organo apicale dell’azienda sanitaria, istituito e definito dalla “riforma sanitaria” con Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, in particolare all’art. 3. La Conferenza dei Sindaci:

  • è composta da tutti i Sindaci dei Comuni facenti parte del territorio di competenza dell’azienda sanitaria;
  • concorre con l'ASL alla individuazione dei bisogni sociali, sociosanitari e sanitari delle comunità rappresentate;
  • esprime i bisogni sociosanitari delle comunità locali e corrisponde alle esigenze sanitarie della popolazione;
  • al fine di corrispondere alle esigenze sanitarie della popolazione, verifica l'andamento generale dell'attività e contribuisce alla definizione dei piani programmatici trasmettendo le proprie valutazioni e proposte al direttore generale ed alla regione.

In talune regioni tale organo ha assunto una rilevanza maggiore rispetto ad altre e la sua esistenza viene ad esempio resa nota sul sito istituzionale dell’azienda sanitaria, in altri casi viene data minore visibilità: ciò non di meno esso esiste e va considerato un interlocutore.

Il senso pratico di coinvolgere questo, come altri istituti prossimi alla nostra realtà locale, sta anche nella logica del bilanciamento di diritti e doveri: la persona (la famiglia) da una parte, le istituzioni dall'altra.

E' importante evidenziare i disservizi e le cattive pratiche collegate alla vaccinazione di massa, facendo emergere le mancanze dell’azienda sanitaria nell'attuazione delle procedure vaccinali previste dalla legge, in conformità agli standard di qualità nei servizi all’utenza.

Allo stesso modo, l'espressione del Consenso Informato non può essere svilita da questioni meramente procedurali, né da espedienti linguistici o lezioni di bioetica sul presunto "valore sociale" della vaccinazione. 
Il nuovo Piano Nazionale di prevenzione Vaccinale offre infatti molti spunti in tal senso alle istituzioni per confinare l'obiezione attiva in uno di questi contesti artificiosi, specialmente quando tratta del "contrasto all'esitazione vaccinale".

Nell'esercitare l'obiezione di coscienza abbiamo l'occasione di contrastare questa visione sbagliata del problema, riportando la discussione alla realtà dei fatti.

E' chiaro che l'interlocuzione con le istituzioni locali difficilmente può essere assunto dal singolo o dalla singola famiglia: piuttosto va coordinata e impostata da un gruppo organizzato, possibilmente con il supporto e l'esperienza delle associazioni.