Elementi Fondamentali: Conoscere le Criticità della Profilassi Vaccinale

Presentiamo sinteticamente alcune possibili criticità riferibili allo specifico preparato vaccinale e alla profilassi vaccinale in generale.

Criticità del vaccino (mono e polivalente)

  •    I vaccini sono farmaci preparati per suscitare reazioni infiammatorie, necessarie ad attivare il sistema immunitario. La sensibilità individuale a questo tipo di infiammazione è diversa e nei soggetti sensibili può portare anche a conseguenze gravi.
  • Alcuni vaccini sono soggetti a monitoraggio addizionale (triangolo nero accanto al nome): si tratta di un'ulteriore attività di sorveglianza per alcune tipologie di medicinali per i quali sono disponibili dati di sicurezza limitati o dati post-marketing limitati perché il medicinale è stato commercializzato di recente, volta a valutare nel tempo, anche dopo la loro commercializzazione, la sicurezza dei medicinali e garantire che i loro benefici siano sempre superiori ai rischi. Lo scopo dell'avvertenza è quello di incoraggiare attivamente la segnalazione di sospette reazioni avverse osservate con l’uso del medicinale.
  • I vaccini off-label sono quelli utilizzati in fasce di età per le quali non esistono o sono insufficienti i dati su sicurezza ed efficacia, come dichiarato nei loro foglietti illustrativi. Nonostante questo, la pratica di somministrarli con la legge Lorenzin è diventata molto comune, in assenza di evidenze scientifiche a supporto.    
  • Vaccinazione non equivale a immunizzazione: è molto comune l'uso di questi due termini come fossero sinonimi. I dati sull'efficacia di un vaccino sono quelli ricavati dai trial clinici precedenti l'immissione in commercio. Dopo l'immissione in commercio non vengono eseguiti controlli sull’efficacia vaccinale. Il risultato è che non si sa quanti vaccinati sviluppino effettivamente un'immunità protettiva contro gli antigeni vaccinali. Questi, per inciso, non sono necessariamente uguali a quelli che si svilupperebbero attraverso un’infezione da virus selvaggio. Senza contare i soggetti non responder (vaccinati, ma non protetti) e la decadenza degli anticorpi anche in chi inizialmente li aveva sviluppati. Per questo abbiamo avviato un progetto specifico.    
  • Controindicazioni specifiche e reazioni avverse per ogni vaccino, singolo o combinato: come lo studio pugliese del 2018 ha dimostrato, la farmacovigilanza attiva intercetta molti più effetti collaterali indesiderati gravi di quanto lo faccia quella passiva (senza contare il negazionismo). La sicurezza dei vaccini, nonostante tutto, è ancora per gran parte del personale sanitario, un tabù.    
  • Contaminazioni biologiche. La presenza (sebbene in tracce) di materiale biologico estraneo e sconosciuto proveniente dai terreni di coltura dei vaccini (cellule animali e umane che, a loro volta, potrebbero essere contaminate da virus avventizi).    
  • Contaminazioni chimiche. La presenza di adiuvanti, eccipienti, conservanti, disinfettanti e altri contaminanti residui della fabbricazione nei vaccini rispetto alla sensibilità individuale e la grave carenza di studi di tossicocinetica sono per sé un problema.     
  • Presenza (in tracce) di antibiotici: alcuni vaccini possono contenere tracce di alcuni antibiotici, fra cui neomicina e polimixina.

All'indirizzo https://www.hopkinsvaccine.org/Components-Allergens%2021-0115.pdf è disponibile una tabella degli allergeni presenti nei vaccini e all'indirizzo https://www.cdc.gov/vaccines/pubs/pinkbook/downloads/appendices/B/excipient-table-2.pdf è disponibile una tabella degli eccipienti tratta da una appendice del cosiddetto Pink Book "The Epidemiology and Prevention of Vaccine-Preventable Diseases".

 

Criticità della profilassi vaccinale in generale

  • L’utilità sociale o immunità di gregge: le soglie (sempre e solo teoriche, mai dimostrate nella pratica dell’immunizzazione artificiale) di raggiungimento sono differenziate per malattia infettiva ed esistono casi particolari di inefficacia della copertura minima o eccedente.
  •  Autoimmunità, iperimmunizzazione, peccato antigenico originale, potenziamento dipendente dall'anticorpo. Gli effetti reali dei vaccini possono persino risultare opposti a quello per il quale sono costruiti.
  • La selezione di ceppi virali e batterici per pressione selettiva dovuta alla vaccinazione: in funzione della propria natura, il microorganismo muta più o meno rapidamente manifestando la capacità adattativa all'ambiente in cui si trova necessaria per la propria sopravvivenza. Quando un vaccinato effettivamente immunizzato incontra un patogeno selvaggio, la risposta immunitaria può cambiare molto a seconda della somiglianza tra l'antigene vaccinale e quello espresso da quest'ultimo.
  • I cambiamenti nella epidemiologia delle malattie indotti dalla vaccinazione: se gli anticorpi eventualmente generati dal vaccino decadono dopo un certo tempo, la suscettibilità alla malattia torna a presentarsi ad una età del soggetto diversa, spostando in avanti la fascia di età dei soggetti più colpiti. Alcune malattie infettive comuni hanno già espresso questo carattere.