APPELLO ALLA SAGGEZZA

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APPELLO ALLA SAGGEZZA

Ultimamente, nel nostro Paese si respira un?ria di deriva autoritaria, voluta o inconsapevole, che si materializza nel tentativo da parte di un soggetto precostituito, di silenziare la societ·civile e le sue attivit·di comunicazione e controinformazione. In tanti nutriamo non pochi timori e perplessit·in ordine alle recenti interferenze nelle istituzioni, nei media, nei social e nei partiti politici, da parte di una ?lite di addetti, a vario titolo, alla propaganda scientifica, che disegnano alleanze e stipulano intese per arruolare al dogmatismo rigoroso, antidemocratico, assolutista, omologato e inconfutabile, una ristretta schiera di politici, tecnici, accademici, giornalisti, influencer.

La chiamano lotta alle fake news per tutelare la salute della collettivit· ed uno strumento ·l?desione al cosiddetto patto trasversale per la scienza, lanciato dal virologo Burioni. Si tratta di un programma in 5 punti con cui i firmatari si impegnano a non sostenere o tollerare forme di pseudo scienza e pseudo medicina; a legiferare in modo da fermare l?perato di pseudo scienziati che mettano in discussione pres·i terapeutici validati dall?videnza scientifica e medica; a finanziare la ricerca col raddoppio dei fondi ministeriali; a coinvolgere la politica, i media e il mondo accademico, per la divulgazione nelle scuole, nel web, nella sanit· di una informazione univoca, precostituita e convalidata dalla scienza accreditata.

Quale tutela pone l?rdinamento, contro questa rigorosa ed arrogante prevaricazione di una ideologia preferita, che si autoproclama Scienza Ufficiale, senza averne avuto alcun consenso universale? La c.d. Scienza Ufficiale, altro non ·che una letteratura medico/scientifica condivisa, ma per ci·solo non pu·vantare alcuna prevaricazione sul potere critico della comunit· essendo la scienza una materia viva, mutevole, che mai pu·dirsi certa e inconfutabile, n·scevra da interessi di parte. La Scienza non ·depositaria della verit·assoluta, e neanche di una verit·esclusiva, la Scienza al massimo contempla quale sia allo stato dell?rte la conoscenza, ma questa non ·compiuta, n·sacra, ma anzi confutabile e per giunta fallibile.

Non ·forse, questo Patto, un segnale di pericolo, che si fa sempre pi·allarmante, e che ci riporta con la mente ai retaggi di un passato segnato dagli abusi dei regimi autocratici? Le leggi in generale, e dunque anche le leggi in materia di salute, sono espressione di una maggioranza politica momentanea. Viva ·ancora la memoria del Nazismo che elabor·contenuti morali e scientifici a fondamento della legittimit·delle leggi e delle norme coeve emanate, promuovendo uno stato di eccezione che giustific·la sospensione di diritti soggettivi. Non ·dunque imprudente e rischioso elevare la scienza ?fficiale·a parametro di fondatezza delle informazioni e di appropriatezza dei provvedimenti legislativi? Ferma restando la libert·della scienza e l?utonomia della ricerca, questa mai dovrebbe avanzare una pretesa in materia di salute che si ponga in contrasto con la libert·e la garanzia dei diritti dell?omo. In tale increspatura, non deve piuttosto imporsi il principio secondo cui ?L?nteresse e il bene dell?ssere umano debbono prevalere sul solo interesse della societ·o della scienza? (l?rt.2 della Convenzione di Oviedo)? Non ·dunque necessario fissare un limite al progresso? E, se necessario, quale limite normativo pu· e deve, essere fissato di fronte alle incessanti sollecitazioni della scienza e della tecnica? Quali possibilit·di intervento sulla vita umana in generale vanno incoraggiate, e quali proibite? A chi spetta decidere quale informazione sia vera, e quale sia falsa o anche solo allarmante? Quale commissione di esperti pu·stabilire che sia doveroso e necessario un intervento terapeutico preventivo, e IRREVERSIBILE, qual ·ad esempio la vaccinazione? Quali pratiche mediche invasive vanno censurate, e quali invece limitate, o ammesse solo a determinate condizioni di comprovata efficacia ed assoluta innocuit· La Societ·non pu·rimanere indifferente rispetto al limite della inviolabilit·della persona umana! La Societ·deve reagire a questa spinta decisionista e fissare un limite inoppugnabile e vincolante al progresso scientifico e tecnologico, in forza del quale affermare un valore non negoziabile, qual ·il rispetto della integrit·fisica e della VOLONTA·di ogni singolo individuo! Questo ·il compito cui tutti NOI OGGI siamo chiamati!

Nella Dichiarazione sull'utilizzo dei progressi della Scienza e della Tecnica, l?ssemblea Generale dell'ONU, ?Notato che i progressi della scienza e della tecnica sono divenuti uno dei pi·importanti fattori dello sviluppo della societ·umana? e ?considerato che i progressi della scienza e della tecnica, pur contribuendo incessantemente ad accrescere le possibilit·di migliorare le condizioni di vita dei popoli e delle nazioni, possono, in taluni casi, provocare l'insorgere di problemi sociali e minacciare i diritti dell'uomo e le libert·fondamentali della persona umana?, e aver constatato con inquietudine che le realizzazioni della scienza e della tecnica possono essere utilizzate per ?privare gli individui ed i popoli dei loro diritti umani e delle libert·fondamentali?, ed aver ?constatato altres·con inquietudine che le realizzazioni della scienza e della tecnica possono presentare pericoli per i diritti civili e politici dell'individuo o del gruppo nonch·per la dignit·umana? e ?riaffermato il diritto dei popoli all'autodeterminazione e la necessit·di rispettare i diritti e le libert·dell'uomo nonch·la dignit·della persona umana alla luce dei progressi della scienza e della tecnica?, proclama che:

?Tutti gli Stati debbono adottare misure appropriate per impedire che i progressi della scienza e della tecnica vengano utilizzati, in particolare da parte degli Organi dello Stato, per limitare od ostacolare l'esercizio dei diritti dell'uomo e delle libert·fondamentali della persona umana consacrati nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e nei Patti Internazionali relativi ai Diritti Umani, nonch·negli altri strumenti internazionali pertinenti in questo campo?.

Se dunque lo Stato avalla un Potere che stringe patti con gli ?sperti· non ci resta che invocare la ·span style="color: #222222;">SAGGEZZA DELLA FOLLA· Nelle piazze d?talia in migliaia abbiamo ostentato il nostro dissenso ad un dogmatismo scientifico senza contraddittorio, e abbiamo lasciato traccia del nostro grido di liceit· di rispetto, di giustizia. Abbiamo scritto a chi ha il dovere ed il potere di fermare questa autorit·ideologica, e sollecitato un intervento. Abbiamo ovunque seminato testimonianza della nostra preoccupazione e preteso buon senso e ragionevolezza. Abbiamo firmato e inoltrato appelli alle pi·alte cariche istituzionali, ai quotidiani, alle televisioni, agli esponenti del mondo accademico, giuridico e politico. Dove siete tutti?

L?nico contro Patto possibile ·un Manifesto della pluralit·e della accoglienza, che contempli indiscutibilmente l?pinione differente, l?ccesso libero ad ogni informazione, la moltitudine delle obiezioni, la socializzazione della conoscenza, l?sperienza come valore, il confronto come mezzo per giungere alla migliore decisione possibile. Scriviamolo insieme, firmiamolo tutti!