arrow-down

INDICAZIONI OPERATIVE

ALCUNE INDICAZIONI OPERATIVE A SUPPORTO DELL’INIZIATIVA

I PRESUPPOSTI DI BASE

L’iniziativa nasce e si sviluppa come percorso di cittadinanza attiva. Essa non ha necessità di un “cappello” politico o associativo e trae la propria forza proprio dall’aver origine da una pluralità di cittadini di diverse provenienze e impegnati in settori lavorativi diversificati, accomunati dal perseguire il fine dell’iniziativa stessa.

L’AGGREGAZIONE

Lo spirito di comunità è alla base di ogni azione. È fondamentale coordinarsi in un canale di comunicazione semplice e diretto come una chat (consigliabile su piattaforma Telegram) ed è altrettanto importante creare occasioni di incontro/riunioni informali, quanto meno fra il nucleo più operativo del gruppo locale: le persone con maggior disponibilità di tempo ed energia si incaricheranno di organizzare gli eventi come le manifestazioni, i volantinaggi, gestire i rapporti col Sindaco ed il Consiglio comunale.

LA DELEGAZIONE

Nel programmare il primo incontro col Sindaco, è importante tenere in considerazione alcuni aspetti.

Innanzitutto, l’importanza di presentarsi con una delegazione composita, che porti nei suoi componenti la testimonianza tangibile delle categorie di persone coinvolte dalle problematiche che verranno portate all’attenzione dell’autorità comunale.

Non è importante il numero dei partecipanti alla delegazione (anche perché in tempi di “pandemia” una delegazione troppo numerosa può risultare penalizzante), bensì la rappresentatività dei singoli elementi che la compongono. Riportiamo qui alcuni esempi pratici:

  • Persone legate al mondo del lavoro: operai ed impiegati;
  • Particolari categorie lavorative direttamente e precocemente colpite dall’obbligo vaccinale: sanitari colpiti dal dl 44, con preferenza per lavoratori sospesi e/o che hanno manifestato reazioni avverse alla vaccinazione, ovvero che presentano patologie pregresse o sono sottoposte a terapie che impongono necessarie cautele verso la vaccinazione;
  • Personale legato al mondo della scuola, all’insegnamento: insegnanti in servizio o che hanno rinunciato all’insegnamento a causa delle restrizioni sempre più pesanti, delle quali il green-pass è stato solo l’ultimo capitolo in ordine di tempo;
  • Testimonianza diretta di danno da vaccinazione anti-Covid-19;
  • Famiglie: mamme, papà, preoccupati per la vaccinazione dei giovani e la paventata vaccinazione dei giovanissimi e dei bambini;
  • Giovani e studenti universitari che possono esprimere il disagio particolarmente sentito da quella fascia d’età, con le penalizzazioni nella frequentazione di università, centri di formazione, biblioteche e centri di socializzazione;
  • Pensionati, che pur essendo al di fuori del mondo del lavoro, desiderano portare avanti questa battaglia di civiltà per le generazioni future, salvaguardando i valori che sono alla base del nostro ordinamento repubblicano, conquistati a caro prezzo anche dalle loro generazioni;
  • Eventuali rappresentanti di comitati locali di tutela dei consumatori o di associazioni di volontariato (senza finalità politiche).

In sintesi: persone, non personaggi!

Facciamo rete con i comuni vicini: se una persona può rappresentare un certo interesse, potrà accompagnare la delegazione anche in più comuni limitrofi, pur non essendo residente. Inoltre, chi matura una certa esperienza nel proprio territorio e intraprende l’iniziativa per primo, è importante che dia supporto e stimolo ad altri. Le esperienze già condotte in questo senso sono state molte positive.

CONTENUTI DA PORTARE AL PRIMO INCONTRO COL SINDACO

Il primo incontro col Sindaco ha la valenza di aprire il dialogo con lui e col Consiglio comunale. Pertanto, in questa occasione si tracciano i presupposti di questo obiettivo. 

In sostanza bisogna creare l’occasione di dare risposta alla prima domanda che il Sindaco ci farà: “perché mi devo occupare di questo?”

E la risposta dev’essere inequivocabile e chiara: “perché tutto quello che sta succedendo colpisce direttamente e indirettamente i cittadini del tuo territorio su tematiche che sono di competenza diretta del Sindaco, in qualità di responsabile della salute pubblica e come garante del benessere socio-economico dei cittadini sul territorio amministrato”.

Come facciamo a sensibilizzare il Sindaco sulle tematiche a noi care?

Partiremo con le esperienze vissute o riportate da ciascun membro della delegazione, per ciascuna categoria di interesse.

L’esperienza umana nella sua autenticità e chiarezza è la chiave di questo confronto. Un racconto composto, onesto e potente nei suoi risvolti. Una gandhiana espressione di ciò che stiamo vivendo. Non occorre altro.

Solo richiamare l’attenzione del Sindaco sul fatto che la salute pubblica e la dignità umana nella sua estensione più ampia, comprensiva della giustizia e dell’integrazione sociale, sono materie che lo riguardano.

Per poter fornire riferimenti specifici al riguardo, abbiamo a disposizione il documento “01_CONSIDERANDO”, nel quale sono riportati tutti i punti di interesse fondamentali.

L’IMPEGNO RICHIESTO ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Al Sindaco non chiediamo di uscire dal dettato della legge, di opporsi (in prima battuta) al green-pass o all’obbligo vaccinale, perché sappiamo che non avremmo opportunità di concludere nulla al riguardo e precluderemmo ogni futuro passaggio e collaborazione.

Invece al Sindaco chiederemo semplicemente, ma fermamente, di agire entro i parametri che il nostro ordinamento giuridico gli consente di svolgere la sua attività, ovvero il Testo Unico degli Enti Locali. 

Egli potrà pertanto raccogliere la nostra richiesta di aprire un tavolo di confronto permanente che consenta all’amministrazione comunale di affrontare le tematiche conseguenti all’obbligo vaccinale e all’obbligo del green-pass, nelle rispettive implicazioni sulla vita della cittadinanza, in particolar modo sotto il profilo economico-sociale.

Inoltre, il Sindaco, nelle sue funzioni di responsabile della salute pubblica, può e deve attuare tutte le iniziative rivolte all’azienda sanitaria locale (della quale ha la responsabilità) ed alla Regione (là dove il tipo di problematica lo richieda), volte ad accertare, ad esempio:

  • che tutte le procedure sanitarie, ivi compresa la vaccinazione in tutte le sue fasi (compresa l’anamnesi pre-vaccinale, la procedura di consenso informato e i monitoraggi post-vaccinazione), siano condotte nel rispetto dei necessari requisiti di sicurezza;
  • che l’insorgenza di reazioni avverse al vaccino anti Covid-19 possa essere gestita in modo adeguato, eventualmente prevedendo la possibilità di introdurre procedure di farmacovigilanza attiva in luogo di quella passiva che dimostra di essere purtroppo fortemente inadeguata;
  • la conformità ai criteri di sicurezza ed efficacia, tramite una opportuna raccolta dati, della campagna di vaccinazione, con particolare riferimento alle rispettive fasce d’età.

UN PERCORSO CHE SI SVILUPPA NEL TEMPO

Il primo incontro col Sindaco non va visto come un punto di arrivo ma come una base di partenza.

Il percorso di confronto con l’amministrazione, che va portato in Consiglio comunale, dovrà costituire un’attività da sviluppare nel tempo, attraverso audizioni alle quali porteremo nuovi elementi di discussione, supporti tecnico-giuridici e tecnico-scientifici, testimonianze dirette e depositeremo istanze formali di impegno.

La pagina dedicata all’iniziativa verrà arricchita con nuovi contenuti funzionali a supportare questa attività, anche grazie ai contributi che arriveranno dai territori. A tale proposito, potete indirizzare richieste di chiarimento, supporto e offrire spunti e materiale utile all’indirizzo e-mail dedicato: noicisiamo@comilva.org

Ad ogni passaggio con l’amministrazione comunale, sarà importante far seguire una comunicazione formale, tramite PEC o depositandola direttamente al protocollo. Questo passaggio impone all’amministrazione di dare riscontro entro tempi determinati e contribuisce a dare ufficialità e peso alla nostra azione.

RAPPORTI CON LA STAMPA

È molto importante curare anche l’aspetto dell’informazione allo scopo di rieducare l’opinione pubblica, a partire dalla stampa locale, a trattare con correttezza ed equilibrio le tematiche a noi care, costantemente estremizzate dai mass-media. È a tale scopo utile raccogliere i riferimenti dei giornali e delle emittenti radio locali allo scopo di inviare loro brevi efficaci comunicati contenenti gli aggiornamenti circa le manifestazioni in programma, i rapporti con le istituzioni locali, eventuali argomentazioni che desideriamo porre all’attenzione dell’informazione locale. Se osserviamo che un certo giornalista tratta il tema con particolare equilibrio, rapportiamoci direttamente con lui/lei. Nei comunicati, dei quali sono a disposizione alcuni esempi, abbiamo cura di trattare le tematiche con ineccepibile equilibrio e impiegando una terminologia appropriata: gli organi di stampa potranno riportarla fedelmente alla nostra stesura, come sta già accadendo in alcune realtà locali.

È inoltre consigliabile, qualora vengano pubblicati articoli equilibrati o vengano ottenute interviste in un ambiente protetto privo di giudizi, esortare il gruppo locale dei nostri contatti a scrivere e-mail di encomio al giornale o all’emittente per far percepire che l’attenzione e l’ascolto di queste tematiche è alto. Dobbiamo infatti aspettarci che i media locali ricevano telefonate ed e-mail di rimprovero e invito alla censura, dopo aver pubblicato articoli equilibrati sulle nostre iniziative: queste situazioni vanno messe in conto e contrastate d’anticipo.

SOCIAL E FEEDBACK

Molti esponenti delle amministrazioni locali e del Consiglio regionale hanno pagine social atte a promuovere il proprio operato e coltivare la propria immagine nei confronti degli elettori. Ciò offre una occasione preziosa per tirare in ballo eventuali tematiche specifiche sulle quali possiamo sensibilizzare queste persone. Ad esempio, qualora qualcuno di loro pubblicasse un articolo circa una delle nostre manifestazioni o desse una comunicazione sull’aver ascoltato persone circa la problematica a noi cara, è opportuno sollecitare il gruppo locale a postare molti commenti di interessamento/plauso o per contro di disappunto, se necessario per la specifica circostanza, sotto il post in questione.

I politici vivono di consenso e utilizzano i social per sondare il terreno su tematiche di attualità. È pertanto fondamentale dar loro la percezione di essere “osservati speciali” sotto questi profili.

Potrà inoltre capitare che alcuni esponenti della politica locale rivolgano critiche dai contenuti pesanti verso il sindaco che dovesse darci ascolto. Anche in questo caso sarà opportuno porre attenzione a dare riscontri immediati tramite il medesimo canale sul quale la eventuale polemica si sviluppi: social network ma anche sulla stampa locale. Se ad esempio un esponente politico rilasciasse dichiarazioni di forte severità menzionando i molti casi di ricoveri in terapia intensiva di persone non vaccinate, per fare un esempio, sarà importante sollecitare anche la redazione del quotidiano a chiedere al dichiarante le fonti verificabili delle sue affermazioni, sempre agendo da tanti singoli coinvolti che si coordinano nel gruppo locale.

 

PER PROCEDERE: GLI STRUMENTI A SUPPORTO

  • CARTELLA PRIMO INCONTRO COL SINDACO: qui è raccolto il materiale consegnato in occasione del primo incontro col Sindaco e successivamente inviato tramite pec, unitamente alla richiesta formale di audizione in Consiglio comunale;
  • EXCURSUS INIZIATIVE SESTRI LEVANTE: qui si trovano i passaggi compiuti a Sestri Levante ordinati temporalmente, che rappresentano un supporto esemplificativo, comprensivo delle locandine e volantini in occasione delle prime manifestazioni, dei comunicati e degli articoli stampa;
  • SUPPORTI: qui è presente un poco di materiale grafico esemplificativo, comprensivo di un logo utilizzabile per le locandine.