“INVISIBILI” A CASARZA LIGURE
ORGANIZZAZIONE DELL’EVENTO E COINVOLGIMENTO DELLE ISTITUZIONI
Il 26 novembre 2022 si è tenuta a Casarza Ligure, piccolo comune di circa 7.000 abitanti in provincia di Genova, la proiezione del documentario “Invisibili” che parla delle reazioni avverse da vaccinazione anti covid19. La proiezione del filmato è stata seguita da un convegno di approfondimento con l’intervento di relatori esperti in campo medico e legale.
Per l’occasione, l’evento ha avuto il patrocinio del Comune e ciò ha contribuito a generare forti polemiche (soprattutto da parte di alcuni politici locali ben orientati sul tema) che avevano l’obiettivo primario di mettere in discussione la proiezione del filmato.
Il “caso” poi è montato ben oltre i confini del levante ligure, tanto da suscitare l’effetto “contrario” rispetto a quello desiderato dai detrattori di turno: infatti, l’evento è stato un grande successo, non solo nella partecipazione ma anche per le ricadute mediatiche che si sono manifestate anche nei giorni successivi lo stesso. Molti ne hanno parlato, scritto e, bene o male, quelli che erano gli “invisibili” sono stati “conosciuti” da una buona parte della cittadinanza.
All’evento sono intervenuti come uditori il Sindaco, un Consigliere regionale e altri rappresentanti delle istituzioni locali: si è respirato un clima di grande rispetto e tolleranza e si è guardato al problema del danno da vaccino come ad una realtà di cui le istituzioni, in qualche modo, devono iniziare a farsi carico.
Questo risultato ha dimostrato chiaramente che questo tipo di eventi, centrati su tematiche molto sensibili come la salute, l’ambiente, la dignità della persona, possono essere un autentico servizio a tutta la cittadinanza e alle istituzioni del territorio.
Nella fattispecie, il documentario INVISIBILI, risulta essere particolarmente adatto allo scopo: in tal senso possiamo certamente condividere l’appello del produttore (Play Master Movie) e dei registi, Paolo Cassina e Alessandro Amori, nonché del Comitato Ascoltami (attraverso le fondamentali testimonianze) di far rivivere questa esperienza in altri luoghi, proprio come strumento di conoscenza.
Per poter dare un contributo in tal senso è nata l’idea di mettere a disposizione l’esperienza del comitato organizzatore di Casarza Ligure in modo sintetico, anche attraverso la condivisione di alcuni strumenti di lavoro pratici e di metodo. Ovviamente, ogni realtà locale potrà personalizzare il tutto e adattarlo alle circostanze del caso.
La premessa fondamentale è quella di creare un gruppo di lavoro coeso e animato da buona volontà, con una pratica e funzionale suddivisione di compiti.
L’iniziativa organizzata a Casarza parte da un’esperienza, maturata nel tempo, di cittadinanza partecipata: nel 2017, con l’avvento della famigerata “Legge Lorenzin”, molte famiglie hanno iniziato a rapportarsi con le amministrazioni locali e regionali per affrontare il problema dell’esclusione dei bambini non vaccinati da asili e scuole materne. Questa esperienza, oltre a produrre effetti pratici di tutto rispetto (in Liguria ci sono ancora molti bambini inseriti nelle strutture per l’infanzia seppur non vaccinati o non completamente vaccinati) ha permesso di avviare un confronto con le amministrazioni locali.
Questo metodo di confronto con le istituzioni locali è stato mutuato a ottobre 2021 quando, con l’introduzione degli obblighi vaccinali Covid-19 per alcune categorie professionali e l’obbligo di green-pass per molte attività lavorative, una parte ancor più estesa della cittadinanza si è mobilitata e ha cercato il coinvolgimento delle amministrazioni comunali, avviando un dialogo (come riportato nella esperienza virtuosa collegata a questa pagina)