LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI …
NOI CI SIAMO!
Vogliamo raccontarvi una storia, una storia iniziata il 15 ottobre a Sestri Levante. Una storia che ci coinvolge tutti, che è destinata a tutti e che tutti potranno contribuire a scrivere, aggiungendo nuove pagine.
È la storia della resistenza, quella di oggi, quella che non possiamo rimandare.
La resistenza di chi dice no all’obbligo vaccinale, di chi respinge il green-pass: soprattutto è la storia di coloro i quali desiderano restare umani.
Difendere la Libertà, tutelare il Diritto all’Auto-determinazione, onorare la Dignità della persona umana come bene insostituibile, patrimonio di tutti, anche di coloro che non si sono ancora resi conto dell’estrema gravità di questo momento storico. Sono questi i valori che ispirano la presente iniziativa.
COME TUTTO È INIZIATO
Una iniziativa originatasi nella semplicità, grazie ad un piccolo gruppo di lavoratori dello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso che si è posto la più semplice e la più importante delle domande: “Che cosa possiamo fare?”.
Da questo desiderio di farsi parte attiva per sensibilizzare il proprio ambiente di lavoro e quindi il proprio territorio, è nata una prima occasione di incontro ed espressione di dissenso: il 15 ottobre un presidio di protesta, fuori dalla fabbrica.
Da qui si è iniziato a fare RETE civica, con un impegno diretto e fattivo della cittadinanza, dei lavoratori nei vari settori, delle famiglie … tutti uniti, cogliendo con entusiasmo inatteso questa occasione di aggregazione sociale.
Ci sono stati momenti di grande intensità nelle numerose condivisioni dei presenti e questo ha acceso una scintilla di speranza e coraggio nelle persone che, alcuni giorni dopo, si sono ritrovate ed hanno dato vita ad una seconda manifestazione, stavolta accompagnata da un corteo che ha attraversato le vie di questa tranquilla cittadina di provincia che raramente nella sua storia ha visto simili eventi.
È stata una “scommessa”: non si sapeva come la città avrebbe accolto tale iniziativa, ma la risposta è stata positiva ed il corteo si è arricchito della partecipazione di persone che vi si sono aggregate strada facendo.
Il valore simbolico di partire in pochi e arrivare in molti, porta già con sé un messaggio importante. Poi, all’arrivo presso la piazza antistante la sede municipale ha portato un momento di grande espressività e forza: i cittadini, i lavoratori si sono fatti avanti dinanzi alla sede locale delle istituzioni, parlando a gran voce di Costituzione, diritti fondamentali, dignità della persona. Una delegazione è stata ricevuta dal Vicesindaco rappresentando le motivazioni del dissenso.
L’INCONTRO COL SINDACO
È stato fissato quindi un incontro ufficiale col Sindaco e con l’Assessore alle politiche sociali: una delegazione variegata di cittadini, ciascuno rappresentativo di una categoria (sanitario sottoposto ad obbligo vaccinale, insegnate, operaio, impiegato, genitore, pensionato …), ha espresso al Sindaco il proprio disagio umano, lavorativo e sociale in conseguenza dell’obbligo di green-pass nei luoghi di lavoro, studio, socialità e cultura, nonché dell’obbligo vaccinale per i sanitari. Persone diverse con storie di vita quotidiana che nulla hanno a che vedere con le manifestazioni delle grandi piazze, storie che non possono essere etichettate o ignorate perché i “protagonisti” sono lì e l’istituzione locale è chiamata a dare risposte concrete. Non sono state richieste deroghe: al Sindaco è stato richiesto di adempiere ai propri doveri verso i cittadini, obblighi ben descritti dal Testo Unico degli Enti Locali, dei quali si è fatto carico quando è stato eletto ed ha giurato sulla Costituzione.
LE RICHIESTE AL SINDACO
Il Sindaco è stato sensibilizzato sui seguenti punti:
- Sui doveri in termini di disponibilità all’ascolto, aprendo un tavolo di confronto permanente in Consiglio comunale sulle tematiche sociali che i nuovi obblighi portano in primo piano;
- Sull’impegno a raccogliere le testimonianze di disagio sociale e farsene carico, sia in riferimento alla ricomposizione della dolorosa frattura che si sta consumando fra “vaccinati” e “schiavi del tampone”, sia sul tema dell’impatto economico per i cittadini e le famiglie, duramente colpite dall’onere economico del tampone ogni 48 ore;
- Sulla responsabilità da assumersi per la tutela della salute dei cittadini in ragione del ruolo che il Sindaco ha di responsabile della salute pubblica sul proprio territorio: troppe domande restano ancora senza risposte in merito all’efficacia e alla sicurezza della campagna vaccinale ed è giunto il momento che i sindaci assumano un ruolo attivo nel fare chiarezza, oltre ad attivarsi per migliorare la qualità del servizio sanitario in riferimento all’informativa e all’anamnesi pre-vaccinale, al tempestivo trattamento delle reazioni avverse e alla contemporanea istituzione di una farmacovigilanza attiva che deve necessariamente sostituire quella passiva attualmente in uso.
Una tematica su tutte è stata rappresentata come fonte di massima preoccupazione: la possibilità che la campagna vaccinale venga estesa alla fascia d’età pediatrica. Dinanzi a tale eventualità, nessuno, cittadino o istituzione, può esimersi dall’impiegare tutte le proprie forze per fare chiarezza e imporre la massima cautela.
In conclusione, è stato redatto un documento che rappresenta al Sindaco una serie di considerazioni di carattere tecnico-giuridico, sanitario e sociale. In questo documento (inviato formalmente via PEC al Sindaco, Vicesindaco, Assessore ai servizi sociali e segreteria del Consiglio comunale) è stata chiesta un’audizione in occasione del prossimo Consiglio comunale: in quella sede si entrerà nel merito delle istanze presentate dalla cittadinanza e verranno rivolte alcune iniziali richieste, con l’idea di rendere questo tavolo di lavoro permanente, per poter affrontare e risolvere tutte le problematiche proposte.
In un momento storico nel quale le decisioni sono calate dall’alto con modalità che non lasciano alcuno spazio al confronto e alla discussione, noi vogliamo recuperare il ruolo primario delle istituzioni locali e poter accedere agli strumenti che il nostro ordinamento consente per porre in rilievo diritti esigibili sui quali l’amministrazione comunale è chiamata ad intervenire nel regolare svolgimento delle proprie funzioni.
LA CAMPAGNA STAMPA
L’iniziativa di partecipazione attiva proposta è stata accompagnata anche da una campagna stampa. In occasione di tutti i passaggi, è stata data comunicazione alla stampa locale con comunicati brevi ma efficaci che hanno prodotto articoli equilibrati nei contenuti e nei toni, presentando i fatti al netto di giudizi ed etichette come quella nota di “no-vax” o “negazionisti” il cui impiego è stato disincentivato da chi ha curato i rapporti con i giornalisti. Pertanto, sono usciti vari articoli di cronaca locale che stanno contribuendo a sdoganare queste tematiche e a rieducare le persone ad un confronto sereno, improntato alla civiltà e all’equilibrio.
LE POSSIBILI RICADUTE DI QUESTA INIZIATIVA
Noi crediamo che questa iniziativa, riprodotta in modo capillare sui nostri territori possa:
- favorisce la rete e la solidarietà fra le persone che vi aderiscono e la fanno propria;
- coinvolge in modo concreto e proattivo le istituzioni locali in un impegno al fianco dei cittadini;
- contribuisce a diffondere una corretta informazione e percezione delle ragioni del dissenso nella società civile, anche da parte di coloro che hanno una sensibilità diversa.
IL SEGUITO
Dopo questi primi passi, ha preso vita un’onda di partecipazione, con il coinvolgimento di numerosissimi lavoratori, cittadini, famiglie … che si sono resi parte attiva ed hanno avviato gruppi di confronto e lavoro nell’ambito del proprio comune/territorio e che stanno organizzando manifestazioni e confronti ufficiali con la propria amministrazione comunale. Nascono iniziative di sensibilizzazione, idee, progetti, che scaturiscono mettendo a disposizione le proprie caratteristiche personali a beneficio della comunità. Un rinascimento dell’essere cittadini nel senso più profondo del termine.
UNA INIZIATIVA ALLA PORTATA DI TUTTI
Crediamo fermamente di poter invitare TUTTI a fare propria questa iniziativa, farla vivere in ogni piccolo territorio e indirizzare ognuno la propria energia in questa direzione.
Non occorrono appoggi politici o altre sovrastrutture oggi prevalentemente assenti: la cittadinanza attiva si auto-sostiene e trae la propria forza proprio dall’indipendenza, dall’onestà e dalla trasparenza e non classificabilità delle persone che la animano.
Non sono necessarie nemmeno le grandi piazze: esse possono essere di ispirazione, di aiuto e di incoraggiamento, ma è ormai chiaro che le grandi istituzioni e i grandi mezzi di comunicazione sono sordi e ciechi alle richieste dei cittadini.
Sono invece necessarie la volontà di attivarsi, la chiarezza degli obiettivi e la determinazione nel perseguirli. Non occorre altro!
Ognuno ha a disposizione tutto questo e pertanto possiede la capacità di attivarsi nel proprio ambito.
Per organizzare l’iniziativa sul vostro territorio e ricevere il materiale a supporto, scriveteci all’indirizzo e-mail dedicato: noicisiamo@comilva.org .
“Non ci è dato sapere quale sarà l’azione o chi farà in modo che la massa critica penda verso il bene durevole. Ciò di cui c’è bisogno per un cambiamento sostanziale è una miriade di azioni, aggiungendo, aggiungendo ancora, aggiungendo di più, in continuazione. Sappiamo che non tocca a “tutti sulla Terra” portare giustizia e pace, ma solamente a un piccolo e determinato gruppo che non si arrenderà alla prima, alla seconda, o alla centesima raffica di vento.” da “Ispirazione”, un messaggio per questi tempi, di Clarissa Pinkola Estes
Alcune indicazioni operative a supporto dell'iniziativa.
Il materiale comprende una comunicazione che è una richiesta formale di interessamento.
EXCURSUS INIZIATIVE LEVANTE LIGURE
In questa sezione è contenuto un excursus ordinato temporalmente delle iniziative avviate nel territorio del Levante ligure.
In questa sezione trovate un logo utilizzabile per le locandine ed una locandina esemplificativa.