Proroga dello stato di demenza

Non c? emergenza sanitaria. Si dimostri il contrario.
Si distruggono le basi della democrazia concedendo poteri speciali al Governo e soprattutto ad un Presidente del Consiglio la cui identit·politica e valoriale resta un mistero.

Ci·nonostante lo stato di emergenza sino al 15 ottobre a quanto pare ·gi·una certezza.

Perch·

La risposta forse ·scritta nella bozza del ?ROTOCOLLO D?NTESA·elaborata dalla ministra Lucia Azzolina, insieme al suo ministero e ai sindacati per ?arantire·l?vvio dell?nno scolastico. (https://www.ansa.it/documents/1595866369078_PROT_INTESA__AVVIO_ANNO_SCOLASTICO_4-convertito.pdf)

Nel documento si legge:

?l Ministero si impegna a promuovere, sostenere e monitorare l?ttuazione delle prescrizioni contenute nel presente Protocollo, in tutte le istituzioni scolastiche del sistema nazionale d?struzione, nel periodo di vigenza dello stato di emergenza per pandemia da COVID-19, a.s. 2020/2021.·/p>

Chiaramente questo significa che lo stato di emergenza serve a:

  • imporre al mondo scolastico misure coercitive come mascherine e distanziamento, pur essendo noti i potenziali rischi di danni per la salute, sia fisici sia psicologici, di tali misure;
  • imporre al personale scolastico e agli alunni, tamponi e test sierologici, pur essendo note le problematiche legate all?ttendibilit·diagnostica, ·infatti ormai acclarato che potrebbero esservi una miriade di casi di positivit·con una carica virale molto bassa, non contagiosa e non patologica;
  • imporre procedure altamente lesive della dignit·umana e invasive sotto il profilo diagnostico. Nel caso in cui qualsiasi individuo in ambito scolastico manifestasse un qualsiasi sintomo riconducibile a uno stato influenzale, tutti a scuola sarebbero chiamati a denunciare il sospetto malato di covid. Chi va denunciato, isolato, additato e messo all?ngolo come il peggior untore? Chi d·un colpetto di tosse? Chi fa uno starnuto? Chi si soffia il naso? Chi ha fatto una puzzetta?
  • Impedire agli alunni di svolgere la ricreazione, di sgranchirsi le membra, di prendersi una boccata d?ria fresca, di intessere relazioni, di ridere, scherzare, scambiarsi figurine, parlare, ragionare insieme;
  • caldeggiare che venga istituito il medico scolastico, figura accantonata negli ormai lontani anni ·0·, con compiti di sorveglianza, informazione e prevenzione;
  • impedire alle famiglie di lavorare·eh si, se qualcuno malauguratamente si permette di tossire a scuola, anche se sano come un pesce, si rischia di entrare nel girone infernale del ?ontact tracing· con le conseguenze che sappiamo·e che dire dei test a campione che verranno effettuati? Quanti positivi asintomatici si potranno stanare? Speriamo nessuno si ammali di paura!
  • acquistare tre milioni di banchi monoposto a rotelle che non assicurano il distanziamento fisico auspicato (sulla base di quali studi?) dal Comitato Tecnico-Scientifico ma sono funzionali a impedire il lavoro di gruppo e sono predisposti esclusivamente a una didattica digitale, in quanto la loro conformazione rende impossibile l?so di quaderni, libri, dizionari;
  • l?lenco probabilmente non si esaurisce qui ·/li>

Se non ci fosse lo stato di emergenza come potrebbe il ministro Azzolina assicurare che il 14 settembre gli alunni potranno sedersi sulle abominevoli poltrone banco girevoli e scorrevoli?
E poi chiss·forse bisogna acquistare pure i pannelli di plexiglass, il gel altamente disinfettante, le mascherine altamente protettive.

Non dimentichiamoci che ? poteri speciali·sono funzionali alle gare d?ppalto: in stato di emergenza non si segue il normale e stringente iter amministrativo e burocratico previsto dal codice degli appalti. Le deroghe concesse potranno favorire potenziali derive corruttive?

Tutto questo sta accadendo mentre i nostri bambini e ragazzi stanno trascorrendo un?state serena, frequentandosi assiduamente, anzi, assembrandosi, per usare il gergo della propaganda.

Conviene, allora, farsi delle domande e cercare di produrre una riflessione che abbia un senso compiuto rispetto a quello che sta succedendo.

Le strutture scolastiche sono vecchie, fatiscenti e, in alcuni casi, pericolanti: in Italia si registra ·in media ·un crollo a settimana e solo il 3% delle strutture ·in buono stato di manutenzione.
I dirigenti scolastici hanno budget cos·risicati che i genitori fanno cassa per comprare la carta igienica e parte del materiale didattico.
I docenti non sono formati sui nuovi mezzi, sulle tecniche migliori per renderli efficaci, sulla comunicazione specifica legata agli strumenti tecnologici, in alcuni casi, non sanno nemmeno usarli (l?t·media del corpo insegnanti in Italia ·di 51 anni).
Non tutti gli studenti hanno uguali possibilit·di accesso ai mezzi informatici (tablet o pc) e alla rete, il che significherebbe, qualora si adottasse la didattica online e/o basata sull?so di strumenti tecnologici ·caratterizzati dalla veloce obsolescenza · discriminare una fascia di popolazione scolastica.

A fronte di queste ?iccolissime·lacune il ministro, che pare preoccuparsi solo dei commenti maschilisti al suo rossetto, propone un ingente investimento (ma questi soldi, poi, da dove sono arrivati cos·velocemente se per mettere a norma le scuole non c?rano?) che prevede l?cquisto di mascherine, plexiglass, disinfettanti (tutte cose che poi andranno nel bidone passata la fantomatica emergenza) e di banchi monoposto con rotelle e tavolino ribaltabile sui quali gli studenti dovranno necessariamente, per ragioni di spazio, adattarsi ad usare dispositivi elettronici.

Addio ai libri quindi, addio ai quaderni, addio ai ?i presti una penna· addio alla scrittura a mano, addio ·forse ·alla scrittura in generale.
Non sar·necessario sapere come sono formate le parole ·ci sar·il correttore; non sar·pi·necessaria la ?ella calligrafia··si potr·scegliere il font pi·adatto all?ccorrenza; non sar·pi·necessario cooperare con il vicino di banco ·che non ci sar·pi··perch·il web dar· ai futuri studenti, tutto quello di cui avranno bisogno.

La ricreazione sar·inutile, mangiare fa ingrassare e le foto su Instagram poi rischiano di non ricevere abbastanza approvazione, allora meglio passarla a farsi un selfie o magari a postare su Facebook la foto del cane o di un posto in cui ·in realt··non si ·mai stati, che sono cose che attirano sempre tanti like e followers.
Magari, durante la lezione, si potr·rimanere aggiornati sui rumors del momento seguendo i tweet dei nostri influencer preferiti·he gi·il bisogno di essere influenzati da qualcuno la dice lunga sul discernimento.
Magari si potr·ordinare ·durante la lezione ·quella bibita proprio rinfrescante di cui il frigorifero ha appena rilevato la mancanza, notificandola immediatamente tramite la App.
Oppure potrebbe anche venirci in mente che, per l?peri-call, vogliamo mettere proprio quella maglia che ·in lavatrice, allora ·sempre tramite App ·potremo farla partire e pregustare i selfie e i futuri post.
Magari si potr·anche accendere l?ria condizionata o il riscaldamento ·a seconda della stagione ·proprio durante l?ltima ora di lezione cos· al rientro a casa, la stanza non sar·troppo calda o troppo fredda.

Una stanza dove, ovviamente, non si inviter·nessuno ma che, forse, sar·popolata di oggetti da fotografare e condividere sui social, cos·tutti gli amici potranno vedere l?ltimo acquisto fatto con Amazon Prime: la bambola gender free, con capelli intercambiabili, corti o lunghi, a seconda del mood della giornata. Oggi maschio, domani femmina.

Che importa l?dentit· Si potr·essere tutto ci·che si vuole.

In questo modo i ragazzi si sentiranno sempre allineati e mai fuori posto. Saranno come delle scatole da riempire di condizionamenti, affinch·sia cancellata ogni forma pensiero e resti solo l?nvolucro.

Saranno delle cose.

Ecco l?tilit·dell?nternet delle cose.

Nessuno la penser·diversamente da come si deve o, pi·probabilmente, nessuno penser·pi·
Non ce ne sar·pi·bisogno, ci sar·consenso unanime, su tutto.

·em>La scuola venne concepita come mezzo fondamentale
per la gestione, la creazione e la manipolazione del consenso delle masse·
in uno dei capitoli pi·tristi del nostro passato.

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