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Linee guida preliminari per la gestione delle ricadute del dl 1° aprile 2021, n. 44

Linee guida preliminari per la gestione delle ricadute del dl 1° aprile 2021, n. 44

Il presente documento ha lo scopo di fornire indicazioni pratiche su come comportarsi nell’immediato sul proprio posto di lavoro o nello svolgimento della libera professione o nella posizione di titolarità di studio medico, farmacia, o altra professione sanitaria coinvolta in questa fase dalla norma in questione.

La guida, al momento, si pone come funzione preliminare; nel tempo si arricchirà di contenuti e materiale e sarà costantemente aggiornata.

Le indicazioni, pertanto, sono di carattere generale e tendono a considerare alcuni macro argomenti.

Analogamente, le condizioni al contorno potrebbero variare, sia per una migliore e più precisa contestualizzazione della norma, sia per l’evoluzione dell’applicazione della norma stessa in virtu’ dei vincoli e delle limitazioni di carattere pratico che sono insite nei meccanismi burocratici istituzionali.

 

COME FUNZIONA IL DL 44/2021

In sede di webinar per i sanitari tenutasi il giorno 6 aprile scorso è stato fatto un intervento pubblico sul funzionamento del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44. Lo potete trovare qui

Le categorie coinvolte nel decreto, secondo il sito istituzionale della regione Emilia Romagna, sono quelle riportate alla pagina https://salute.regione.emilia-romagna.it/art4dl44, rispettivamente per gli ordini e collegi delle professioni sanitarie all’indirizzo https://salute.regione.emilia-romagna.it/elenco-ordini-professionali-sanitari.xlsx/@@download/file/Elenco-ordini-professionali-sanitari.xlsx e per i datori di lavoro all’indirizzo https://salute.regione.emilia-romagna.it/elenco-datoredilavoro-operatori-sanitario.xlsx/@@download/file/Elenco-datoreDiLavoro-operatori-sanitario.xlsx.
All'indirizzo http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=808&area=professioni-sanitarie&menu=vuoto&tab=2 è possibile consultare l'elenco delle Professioni Sanitarie e l'elenco delle 
arti ausiliarie delle professioni sanitarie e degli operatori di interesse sanitario riconosciuti dal Ministero della Salute.

Coloro che per propria mansione o per modalità operativa non rientrano nel contesto di applicazione del DL 44/2021, non devono attuare alcuna iniziativa: tuttavia va valutata anche una lettura critica del decreto che viene successivamente citata in questo documento.

 

IL DL 44/2021: LETTURA CRITICA DEL DL 44/2021 A CURA DELLO STAFF LEGALE

Vi proponiamo di seguito la lettura critica del DL 44/2021 a cura del nostro staff legale (che potete trovare qui)

Lo staff legale dell'Associazione Comilva ha redatto un primo parere interpretativo del decreto-legge 1° aprile 2021 n. 44 - “Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici” - finalizzato a perimetrare l’ambito di applicazione dell’obbligo vaccinale. Trattasi di una possibile interpretazione volta, in questa prima fase, a sensibilizzare gli ordini e i sindacati di riferimento.

Si precisa che questo è un primo lavoro che perimetra i presupposti soggettivi ed oggettivi del DL e al quale seguiranno ulteriori approfondimenti: questo non significa certo che le altre categorie coinvolte nel provvedimento non abbiano possibilità̀ di tutela.

A scanso di equivoci ed interpretazioni scorrette, per le Associazioni firmatarie, non sussistono in alcun modo i presupposti per imporre un obbligo per i vaccini Covid-19 a nessun individuo e in nessun contesto.

 

ORDINI PROFESSIONALI, LIBERI PROFESSIONISTI

Qualora il vostro ordine professionale vi avesse inviato una comunicazione che esorta i propri iscritti ad ottemperare all’obbligo vaccinale covid19 nel rispetto del DL 44/2021, sappiate che tale comunicazione non ha alcuna rilevanza per voi, in quanto il compito dell’ordine è esclusivamente quello di trasmettere alla Regione gli elenchi di tutti i propri iscritti e non vi è altro che al momento debbano occuparsi di fare.

La scadenza indicata nel DL 44/2021 per la trasmissione degli elenchi del personale coinvolto dall’obbligo è una scadenza di tipo ordinatorio, non si tratta di una scadenza di tipo perentorio e non è prevista dal DL alcuna sanzione per chi non adempie

È tuttavia opportuno cogliere l’occasione per chiamare in causa l’ordine, che dovrebbe tutelare i propri iscritti anche in riferimento ad imposizioni invasive come quelle oggetto del DL 44/2021, ma che evidentemente non sta attuando alcuna iniziativa a vostra tutela, ai seguenti scopi:

  • Se, a fronte della consultazione del parere legale la vostra professione non dovrebbe essere fra quelle soggette all’obbligo vaccinale secondo il DL 44/2021, potreste inviare all’ordine professionale di appartenenza (allegando il parere) una lettera chiedendo che l’ordine si attivi celermente per un doveroso chiarimento, dapprima verso le istituzioni e, di conseguenza, verso i propri iscritti, allegando i contenuti del parere stesso o lo scritto integrale. L’ordine dovrebbe farsi portavoce di queste istanze a tutela dei propri iscritti per garantire continuità di esercizio delle proprie attività con gli idonei livelli di sicurezza che sono attualmente garantiti. Valutate sempre comunicazioni certificate (PEC, raccomandate).
     
  • Se, a fronte della consultazione del parere legale  la vostra professione dovesse comunque essere fra quelle soggette all’obbligo vaccinale secondo il DL 44/2021, è comunque importante rivolgersi all’ordine professionale e chiedere chiarimenti rispetto alle procedure che dovrebbero seguire l’accertamento dell’azienda sanitaria, al fine di tutelare la propria posizione nel rispetto alle procedure previste nei regolamenti ordinistici. In questa comunicazione potrete porre tutte le questioni tecnico-giuridiche a vostra tutela. Valutate sempre comunicazioni certificate (PEC, raccomandate).

 

DIPENDENTI

Il DL 44/2021 prevede, come abbiamo visto, determinate modalità di accertamento e tempistiche per gli organi competenti chiamati in causa nel processo di accertamento dello stato vaccinale. Pertanto, non è necessario attuare alcuna azione preventiva sul posto di lavoro, né il datore di lavoro è tenuto a farlo.

Al momento opportuno riceverete una convocazione da parte della azienda sanitaria competente.

Anche in questi casi può essere utile consultare il parere legale

A fronte della comunicazione dell’azienda sanitaria sarà necessario prendere posizione: su questo punto sono in corso degli approfondimenti da parte dell’associazione, unitamente allo staff legale, per fornire un percorso di contrasto all’iter della norma, alla luce della corretta applicazione di tutte le forme di tutela legale, da una parte, e di tutela sanitaria, dall’altra.

Riceverete comunicazioni in tal senso attraverso il canale Telegram DL44 Comilva all’indirizzo https://t.me/joinchat/XmNafcZXVvA4ZTFk e la rete informativa dell’associazione, in primis il sito www.comilva.org.

Alcuni suggerimenti:

  • Se sono presenti altri colleghi nella vostra stessa situazione, fate fronte comune. Inoltre, è in questi casi opportuno e importante un coinvolgimento degli organi sindacali. Pertanto, coinvolgete il vostro rappresentante sindacale, sempre avvalendovi del Parere Legale come strumento utile per il sindacato a chiarire la vostra posizione.
     
  • Le sigle sindacali più rappresentative non stanno dando risposte chiare alla domanda di tutela dei lavoratori. Al momento esiste una posizione di maggiore tutela, espressa in dichiarazioni e anche attraverso iniziative sul territorio, da parte del CUB (Confederazione Unitaria di Base). Non sappiamo quanto questa manifestazione pubblica possa essere estesa e efficace, tuttavia possiamo suggerire di rivolgersi ai referenti territoriali più vicini per capire quali sono le azioni messe in campo e le prospettive a breve.
    Indirizzo del sito istituzionale del sindacato CUB:
    https://www.cub.it/index.php/contatti .

     
  • Se il datore di lavoro prende iniziative personali di sollecito alla vaccinazione prima che l’iter del decreto venga evaso con i passaggi che gli sono priori (Art. 4, commi da 3 a 9), è necessario, al fine di tentare di ricomporre una possibile situazione di tensione con il medesimo, chiedere un incontro e argomentare sui punti salienti del decreto (a livello procedurale, per rispettare i modi e i tempi dettati dallo stesso) come pure nel merito, ovvero riconoscendosi eventualmente in quelle categorie che, secondo il parere di cui sopra , non rientrerebbero nell’applicazione del decreto (es. dipendenti di farmacie o altre situazioni comprese nelle note del parere).
     
  • Qualora la modalità di autotutela non si rivelasse risolutiva o qualora ci si trovasse coinvolti in una situazione di particolare difficoltà, pressione, prevaricazione, sarà necessario richiedere assistenza legale e in questo caso potremo aiutarvi ad individuare un professionista preparato che possa assistervi. Comilva, attraverso i suoi referenti territoriali potrà, su richiesta, mettere a disposizione contatti utili.