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dietro le quinte

DIETRO LE QUINTE

22 Marzo 2021

Mentre EMA sbriga frettolosamente la pratica AstraZeneca in seguito alle segnalazioni provenute da molti paesi europei di decessi correlabili all’omonimo vaccino per Covid-19, c’è qualcuno che non ci sta e dichiara apertamente il proprio dissenso. Questo “qualcuno” è un fronte piuttosto compatto costituito dai paesi del nord-Europa.

Il quotidiano norvegese VG titola in un recente articolo “Dramma dietro le quinte dell’incontro per AstraZeneca: la Norvegia dissentiva1.

Riportiamo di seguito alcuni passaggi:

L'EMA non includerebbe casi trombotici specifici nell'elenco dei possibili effetti collaterali di AstraZeneca. La Norvegia ritiene che vi siano ragioni per presumere che esista una connessione causale, pertanto avremmo voluto che questo quadro della malattia fosse incluso nell'elenco degli effetti collaterali del vaccino. Quando non è successo, abbiamo espresso quindi un dissenso sulle conclusioni” emerse dalla conferenza stampa del CEO dell’EMA (tenutasi giovedì 18 marzo scorso) Emer Cooke, ha affermato Sigurd Hortemo dell'Agenzia norvegese del farmaco (NOMA) omologa alla nostra AIFA. In seguito alle dichiarazioni della Cooke è arrivata la valutazione del Comitato per gli Effetti Collaterali (PRAC), che ha proposto un “avvertimento” da includere, con una descrizione del quadro della malattia nella revisione del farmaco, con consigli per pazienti e medici - ma senza aggiungere nulla di nuovo all'elenco dei possibili effetti collaterali del vaccino. Hortemo continua: “Non avevano ancora terminato l'incontro quando la conclusione è stata presentata alla conferenza stampa - ma era chiaro quale sarebbe stato il risultato. Se ci fosse stata l’intenzione di aggiungere qualcosa all’elenco dei possibili effetti collaterali, avrebbe dovuto esserci una ragione per presumere una connessione con il vaccino. Tuttavia, il Comitato per gli Effetti Collaterali ha preferito aggiunge solo un avviso e non un nuovo elemento all'elenco dei possibili effetti collaterali. Ciò significa che il PRAC ha valutato di non avere le prove per una relazione causale sufficientemente buona, e questo è ciò su cui la Norvegia non è d'accordo”.

Sabine Straus, del Comitato per gli Effetti Collaterali dell'EMA, ha dichiarato alla conferenza stampa di giovedì di aver esaminato tutte le informazioni disponibili fino a mercoledì e che se ci sono state nuove informazioni giovedì, non sono state incluse. Hortemo ha già affermato che la dichiarazione dei medici norvegesi è stata tradotta in inglese giovedì e inviata ai rappresentanti norvegesi nel comitato degli effetti collaterali.

Solo questione di un giorno quindi? Era necessario comunque uscire con la conferenza stampa giovedì 18 senza attendere ulteriori importanti contributi sulla vicenda?

La Norvegia quindi pensa sia troppo presto per trarre delle conclusioni e si prende del tempo per decidere: anche la decisione dell’EMA, secondo il dott. Are Stuwitz Berg dell’istituto norvegese, è da considerarsi preliminare, in quanto è stato dichiarato che le indagini continueranno e, in tal senso, la Norvegia intende contribuire.

Cosa è successo in Norvegia

L'agenzia norvegese per i medicinali ha notificato la presenza di coaguli di sangue e sanguinamento nei giovani dopo la vaccinazione con il vaccino AstraZeneca2: i sintomi sono la comparsa di diverse grandi macchie blu (emorragie cutanee) a distanza di tre giorni dalla vaccinazione. L'Agenzia norvegese per il farmaco ha ricevuto diverse segnalazioni di eventi avversi su giovani vaccinati con sanguinamento sottocutaneo (piccoli punti e/o macchie blu più grandi) dopo la vaccinazione e questo segnale viene ritenuto molto grave perché indice di una riduzione della conta piastrinica.

Le notifiche di coaguli di sangue ed emorragie cerebrali dopo la vaccinazione con il vaccino AstraZeneca sono iniziate da qualche giorno, mentre il 12 marzo l'Agenzia norvegese del farmaco e l'Istituto norvegese di sanità pubblica (NIPH) hanno informato di una morte inaspettata per emorragia cerebrale a Tynset dopo la vaccinazione con il vaccino COVID-19 AstraZeneca.

Il 13 marzo, sono pervenute altre tre segnalazioni di casi gravi di coaguli di sangue o emorragie cerebrali in soggetti giovani vaccinati con il vaccino AstraZeneca. Questi ora stanno ricevendo cure ospedaliere.

Il NIPH ha sospeso quindi il vaccino AstraZeneca nel programma di immunizzazione contro il coronavirus, esaminando attentamente gli effetti collaterali con segnalazioni di coaguli di sangue ed emorragie. La stessa NIPH e l'Agenzia norvegese del farmaco hanno avviato analisi per indagare l'associazione tra il vaccino e varie forme di coaguli di sangue, come ictus e coaguli di sangue nei polmoni. Queste analisi richiederanno tempo. Le segnalazioni di questa natura verranno esaminate con molta più attenzione per tutti i vaccini contro il coronavirus e, per questo, verrà richiesto agli operatori sanitari che sospettano effetti collaterali dopo la vaccinazione di segnalarli il prima possibile.

Ma la discussione è aperta anche con la stessa AstraZeneca.

Steinar Madsen, direttore medico dell'Agenzia norvegese del farmaco, ha criticato AstraZeneca per una dichiarazione relativa a casi di coaguli di sangue nelle persone vaccinate con l’omonimo vaccino per Covid-193. AstraZeneca aveva difeso recentemente la sicurezza del suo prodotto, affermando:

"Circa 17 milioni di persone nell'UE e nel Regno Unito hanno ricevuto il nostro vaccino e il numero di casi di coaguli di sangue segnalati in questo gruppo è inferiore alle centinaia di casi che ci si aspetterebbe tra la popolazione generale", dichiarava Ann. Taylor, che ha aggiunto, "La natura della pandemia ha portato a una maggiore attenzione nei singoli casi e stiamo andando oltre le pratiche standard per il monitoraggio della sicurezza dei medicinali autorizzati nella segnalazione di eventi vaccinali, per garantire la sicurezza pubblica", ha detto anche Taylor.

Madsen si è opposto a tale dichiarazione nei commenti forniti all'agenzia di stampa norvegese NTB:

“AstraZeneca non ha le basi per affermare che questi casi non sono correlati al vaccino", ha detto, aggiungendo, “Non sappiamo se hanno qualcosa a che fare con il vaccino. Ma non abbiamo nemmeno le basi per dire che non hanno nulla a che fare con il vaccino".

Madsen ha anche replicato in risposta alla dichiarazione della società anglo-svedese, che le statistiche da sole non erano sufficienti per escludere qualsiasi connessione:

“I grandi numeri coinvolti, data la quantità di dosi del vaccino AstraZeneca già somministrata, non indicano una connessione tra i casi e il vaccino, ma anche in presenza di pochi casi isolati, come questi quattro casi in Norvegia, dobbiamo trovare un altro modo per condurre il monitoraggio del farmaco. Questi pochi casi non si distingueranno mai nelle statistiche, ma poiché sono così gravi per coloro che colpiscono, dobbiamo indagare se possono avere qualche connessione con il vaccino".

Le indagini sono quindi in corso.

"Abbiamo ottenuto risultati che possono spiegare il decorso clinico dei nostri pazienti ricoverati", ha detto Pål André Holme, professore di ematologia presso l'Oslo University Hospital, poche ore prima del briefing EMA. "Questi pazienti hanno avuto una potente risposta immunitaria che ha portato alla formazione di anticorpi che possono influenzare le piastrine e quindi portare a un coagulo di sangue", ha detto, affermando che non vedeva altre possibilità se non un collegamento alla somministrazione del vaccino.

In un’altra intervista4, il dott. Holme dichiara:

Non c'è niente nella storia clinica di questi individui che poteva dare una risposta immunitaria così potente. Sono fiducioso che gli anticorpi che abbiamo trovato siano la causa, e non vedo altra spiegazione se non il fatto che è il vaccino che la innesca”. I tre operatori sanitari colpiti sono entrati tutti in ospedale con una condizione molto rara:

  • Avevano dolore acuto
  • Avevano coaguli di sangue in luoghi insoliti, come lo stomaco e il cervello
  • Inoltre, presentavano sanguinamenti e bassi livelli di piastrine

La Norvegia, dove circa 120.000 persone hanno ricevuto una prima dose del vaccino AstraZeneca, ha avuto sei casi di gravi effetti collaterali, due dei quali fatali. Secondo EMA, "sono stati riportati 25 casi" di eventi tromboembolici rari "su 20 milioni di vaccinati" con AstraZeneca. Lo ha detto la presidente della commissione sicurezza dell'EMA5, Sabine Strauss, di cui nove persone sono morte, secondo l'autorità sanitaria francese.

"Quasi tutti questi casi si sono verificati in persone di età inferiore ai 55 anni e nella maggioranza delle donne", afferma il parere dell'autorità sanitaria francese.

Sono stati segnalati tre casi in Francia, tra cui un ragazzo di 26 anni che ha sviluppato una coagulazione intravascolare disseminata (coaguli di sangue in tutto il corpo) e un uomo di 51 anni e una donna di 24 anni con piastrine basse nel sangue, una condizione che favorisce il coagulo del sangue. Alcuni dei primi casi segnalati si sono verificati in Austria, dove una donna di 49 anni è morta per più coaguli di sangue e una donna di 35 anni è stata ricoverata in ospedale con un'embolia polmonare.

L'autorità di regolamentazione del Regno Unito ha confermato la presenza di cinque report analoghi nel paese, ma che "questo è stato segnalato in meno di 1 caso su un milione di persone vaccinate finora nel Regno Unito, aggiungendo che il fenomeno può anche verificarsi naturalmente – concludendo che nessuna associazione causale con il vaccino è stata quindi stabilita".

Anche Svezia, Danimarca e Finlandia mantengono la sospensione del vaccino di AstraZeneca

La Finlandia è diventata l'ultimo paese scandinavo a sospendere il vaccino AstraZeneca6, nonostante l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) abbia concluso che era "sicuro ed efficace". L'autorità sanitaria pubblica del paese ha detto che due persone hanno sviluppato coaguli di sangue dopo essere state vaccinate. Di conseguenza, le vaccinazioni con il vaccino di AstraZeneca saranno sospese "fino a quando non ci saranno più informazioni e non sarà possibile valutare una possibile causalità".

Nel frattempo, anche Svezia e Danimarca hanno dichiarato che non avrebbero revocato le sospensioni. Tutti questi paesi hanno affermato che stavano rivedendo il verdetto dell'EMA secondo cui i benefici del vaccino superano i suoi rischi a seguito di 25 segnalazioni di coaguli di sangue rari ma gravi in Europa.

Inoltre, l'autorità sanitaria francese ha affermato venerdì 19 marzo che le vaccinazioni potrebbero riprendere, ma solo nelle persone di età superiore ai 55 anni, citando come motivo i casi gravi di rari coaguli di sangue nei giovani che hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca.

Le ragioni di EMA

Il professor Neil Mabbott, presidente di immunopatologia presso l'Università di Edimburgo, ha affermato che le decisioni di interrompere il vaccino anti-Covd AstraZeneca sono state "eccessivamente prudenti" poiché è stato dimostrato che blocca la morte e il ricovero in ospedale ed è stato dato il via libera dalle autorità di regolamentazione dell'UE e del Regno Unito.

"Quando si distribuiscono milioni di vaccini in un breve periodo di tempo, come è stato il caso ... non sorprende che ci si possa aspettare di vedere associazioni rare o apparenti almeno di questo tipo di eventi", ha spiegato, affermando che gli eventi di coagulazione del sangue sono rimasti "estremamente rari. La stessa infezione da COVID-19 può in alcuni individui causare la coagulazione, quindi il vaccino stesso ti protegge effettivamente da questi eventi".

L'opinione dell'EMA è stata molto attesa in un momento in cui l'Unione Europea, nel mezzo di una campagna vaccinale di massa, conta su milioni di dosi di questo vaccino sviluppato dall'azienda britannico-svedese AstraZeneca. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha anche affermato che non ci sono prove che sia colpa del vaccino.

Alcuni esperti avevano criticato la decisione dei paesi di sospendere l'uso del vaccino AstraZeneca, affermando che:

"Il rovescio della medaglia di questo [sospendere la vaccinazione con AstraZeneca] è che aumenteremo l'esitazione verso il vaccino e quindi diminuiremo la quantità di popolazione che sarà finalmente vaccinata (...) e che anche la sospensione della vaccinazione avrebbe causato delle morti (affermazione di Anthony Cox, lettore di farmacia clinica e sicurezza dei farmaci presso l'Università di Birmingham)”.

Sir Richard Peto, professore emerito di statistica presso l'Università di Oxford, rilasciando un’intervista a STAT, ha affermato che non c'erano prove valide di un pericolo7 e si è detto preoccupato che l'agenzia medica norvegese, che per prima ha sollevato preoccupazioni, non avesse tenuto conto del rischio sottostante di coaguli, dichiarando:

"A meno che non abbiano prove serie di pericolo, non dovrebbero rilasciare dichiarazioni alla stampa che saranno chiaramente prese come prove di pericolo".

Sulla stessa linea l'International Society on Thrombosis and Haemostasis, ha affermato lo scorso venerdì 19 marzo che i coaguli di sangue sono comuni ma non più comuni nelle persone che hanno ricevuto il vaccino per Covid-19, secondo i dati disponibili.

A queste affermazioni risponde sempre il dott. Holme:

“Negli ultimi otto giorni abbiamo visto persone precedentemente sane e relativamente giovani entrare con seri coaguli di sangue localizzati in luoghi insoliti e con bassi livelli di piastrine. Ciò che hanno in comune è che in precedenza avevano assunto il vaccino AstraZeneca per Covid-19".

Secondo Holme8 si tratta di una forte risposta immunitaria che molto probabilmente arriva dopo la somministrazione del vaccino. E sono stati rilevati anche anticorpi specifici contro le piastrine.

“Stiamo parlando di anticorpi molto specifici. Cosa è successo al corpo dal momento della vaccinazione allo sviluppo della malattia? Ci vacciniamo per ottenere una risposta immunitaria a ciò da cui dobbiamo essere protetti. Quindi si ottiene, tra le altre cose, lo sviluppo di anticorpi. Alcuni anticorpi possono quindi reagire in modo che possano attivare le piastrine, come in questi casi, e causare un coagulo di sangue”.

(...)

"E non c'è altro che il vaccino che possa spiegare che abbiamo ricevuto quella risposta immunitaria", dice Holme. Perché non è altro che il vaccino? "Perché non abbiamo altra storia in questi pazienti che possa dare una risposta immunitaria così forte. Sono abbastanza sicuro che siano questi anticorpi la causa, e non vedo altro motivo se non il fatto che è il vaccino che lo innesca."

I dati aggiornati da Eudravigilance al 19 marzo

Come di consueto proponiamo un aggiornamento dei dati pubblicati da Eudravigilance sulle reazioni avverse ai vaccini Covid-19 Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca. I numeri sono in costante aumento, in corrispondenza allo svolgersi delle campagne vaccinali nei vari paesi.

Ricordiamo che Fanno parte dell’aggregazione EEA (o SEE) Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia.

Queste le tabelle di riferimento:

Pfizer EEA NEEAPfizer EEAModerna EEA NEEAModerna EEAAstraZeneca EEA NEEAAstraZeneca EEA


Complessivamente l’agenzia ha riscontrato questi dati al 19 marzo:

  • Un totale di 206.526 reazione avverse di cui 93.919 gravi. 117.598 sono attribuite al vaccino Pfizer-BioNTech (35.736 gravi), 7.102 al vaccino Moderna (3.550 gravi) e 81.826 al vaccino AstraZeneca (54.633 gravi);
  • Un totale di 3.152 morti correlabili alle vaccinazioni, ma sulle quali non abbiamo alcun riscontro in merito alle indagini da parte degli enti di controllo;
  • L’Italia è tra i paesi che notificano il maggior numero di reazioni avverse: al 20 marzo sono 34.850 per il vaccino Pfizer-BioNTech (primo paese in Europa), 752 per il vaccino Moderna (terzo paese in Europa) e 5.874 per il vaccino AstraZeneca (primo paese in Europa);
  • Il numero di dosi somministrate in Italia al 20 marzo è di 6.150.503 per il vaccino Pfizer-BioNTech (somministrato da 84 giorni), 340.764 per il vaccino Moderna (somministrato da 67 giorni) e 1.217.622 per il vaccino AstraZeneca (somministrato da 43 giorni), quest’ultimo tornato ai ritmi di somministrazione pre-sospensione nel giro di due giorni;
  • L’incidenza delle reazioni avverse segnalate in base al numero di dosi somministrate è pari a 5,67 reazioni ogni 1000 dosi per il vaccino Pfizer-BioNTech, 2,21 reazioni ogni 1000 dosi per il vaccino Moderna e 4,82 reazioni ogni 1000 dosi per il vaccino AstraZeneca.

Purtroppo, l’aggregazione attuale dei dati disponibili non ci permette di fare ulteriori considerazioni con una certa precisione: estrapolando in modo generico i dati Eudravigilance e rapportandoli al nostro paese potremo ipotizzare un numero di reazioni avverse gravi pari a circa 14.900 e un numero di morti correlabili pari a 710.

Questi dati sono gli unici che potrebbero darci, qualora fossero ottenuti attraverso un rigoroso processo di vaccinovigilanza attiva, il reale rapporto rischio/beneficio di questa campagna vaccinale, unitamente ad una chiara e trasparente valutazione dell’impatto Covid-19 sulla popolazione.

Il caso della Gran Bretagna

Un report sul vaccino AstraZeneca del governo del Regno Unito9 che riporta le segnalazioni di reazioni avverse ricevute tra il 4 gennaio e il 7 marzo evidenzia come i problemi cardiaci ed ematici costituiscano circa il 13,5% di tutti i decessi, secondi solo alle infezioni (13,84%) e a cause generali che sono moltissime e che costituiscono da sole il 56,4% circa di tutti i decessi.

Non sappiamo se e in quale misura questi problemi vengano indagati in UK, ma anche qui i dati impongono una attenta riflessione rispetto al fenomeno delle reazioni avverse.
 

UK report


La tendenza dei media mainstream è sempre quella di minimizzare questo fenomeno: ad esempio, riportando dati analoghi, STARTmag.it10 ci dice (riportando una dichiarazione di Phil Bryan, responsabile della sicurezza dei vaccini per l’Agenzia britannica) che, sostanzialmente, “I coaguli di sangue possono verificarsi naturalmente e non sono rari. Più di 11 milioni di dosi del vaccino COVID-19 AstraZeneca sono state ora somministrate in tutto il Regno Unito e il numero di coaguli di sangue riportati dopo il vaccino non è maggiore del numero che si sarebbe verificato naturalmente nella popolazione vaccinata”.

Dal momento che vengono somministrate milioni di dosi di vaccino e, sulla base dell’attesa diminuzione dei contagi nella popolazione, il paradigma del maggiore beneficio della vaccinazione (anche rispetto ad una altrettanto attesa diminuzione della mortalità per Coivid-19) risulta così lo scudo principale verso ogni considerazione sull’opportunità o meno di vaccinare a tappeto una popolazione di “quasi tutti asintomatici”: quindi, in conclusione, appare legittimo “sacrificare” una parte (considerevole) della popolazione per raggiungere un obiettivo (quello di minimizzare l’impatto del Covid-19) sulla popolazione. Tutti i casi di reazione avversa registrati (senza considerare quelli che sfuggono ad una sorveglianza passiva), inclusi i decessi, saranno visti quindi sempre nell’ottica del “male minore”, quand’anche non rimangano nel limbo dello status di “nessuna correlazione dimostrata”!

Cosa succede oltreoceano

Approfittiamo di un recente lavoro pubblicato il 19 marzo scorso su childrenshealthdefense.org (CHD) per un aggiornamento anche sui dati USA11.

I dati rilasciati oggi dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) sul numero di reazioni avverse e decessi riportati al Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) a seguito della somministrazione di vaccini COVID hanno indicato complessivamente 38.444 segnalazioni dal 14 dicembre 2020.

Ogni venerdì, VAERS rende pubbliche tutte le segnalazioni di reazioni avverse da vaccino ricevute dal sistema a partire dal venerdì della settimana precedente. I 34.444 eventi avversi segnalati tra il 14 dicembre 2020 e l'11 marzo includono 1.739 decessi e 6.286 lesioni gravi.

Ci sono state 1.689 segnalazioni di anafilassi, con il 59% dei casi attribuiti al vaccino Pfizer-BioNTech e il 41% al Moderna.

I dati di questa settimana includevano segnalazioni di 478 casi di paralisi di Bell. Di questi, il 66% dei casi sono stati riportati dopo le vaccinazioni Pfizer-BioNTech - quasi il doppio di quelli riportati (36%) dopo la vaccinazione con il vaccino Moderna. Il primo vaccino COVID della Johnson & Johnson (J&J) è stato somministrato negli Stati Uniti il 2 marzo. All'11 marzo, nove reazioni anafilattiche associate al vaccino di J&J erano state segnalate al VAERS.

Negli Stati Uniti, 98,2 milioni di dosi di vaccino COVID sono state somministrate all'11 marzo.

Dei 1.739 decessi segnalati a tutto l'11 marzo, il 30% si è verificato entro 48 ore dalla vaccinazione, il 21% entro 24 ore e il 46% in persone che si sono ammalate entro 48 ore dalla vaccinazione.

In confronto, durante lo stesso periodo, ci sono stati solo 85 decessi segnalati in seguito a vaccini antinfluenzali. Il 19% dei decessi erano legati a disturbi cardiaci. Il 53% di coloro che sono morti erano uomini, il 44% erano donne e i restanti rapporti di morte non includevano il sesso del deceduto. L'età media dei deceduti è stata di 77,9 anni e il decesso più giovane è stato un 18enne. Secondo VAERS, l'adolescente ha sviluppato stanchezza, dolori al corpo e mal di testa un giorno dopo aver ricevuto il vaccino Moderna il 3 marzo. Il 5 marzo ha lamentato un dolore al petto, ed è morto nel sonno più tardi quel giorno.

Un inciso di carattere economico: il 18 marzo, CHD12 ha riferito che il direttore finanziario di Pfizer ha detto agli analisti e agli investitori durante una recente telefonata sui guadagni che l'azienda prevede di trasformare il suo vaccino COVID con la società tedesca BioNTech in una “mucca da mungere” ancora più grande una volta che la pandemia finirà.

Il vaccino di Pfizer è già il secondo farmaco che genera il maggior numero di entrate nel mondo. Pfizer si aspetta entrate per 15 miliardi di dollari nel 2021, sulla base degli attuali contratti per il suo vaccino COVID, ma presto questo numero potrebbe raddoppiare, dato che Pfizer dice che può potenzialmente consegnare 2 miliardi di dosi quest'anno.

Moderna, Inc. prevede  di generare 18,4 miliardi di dollari dalle vendite del suo vaccino sperimentale mRNA-1273 COVID-19 distribuito negli Stati Uniti sotto un'autorizzazione d'uso di emergenza (EUA) concessa dalla Food and Drug Administration (FDA). Questa sarà la prima volta che l'azienda farmaceutica con sede negli Stati Uniti realizzerà un profitto da quando è stata fondata nel 2010” scrive l’agenzia Reuters.

Secondo la matrice BCG, uno strumento di pianificazione strategica ideato dalla società multinazionale Boston Consulting Group negli anni ’70, i “cash cow” rappresentano prodotti o attività con alta quota di mercato che consentono alti flussi di cassa in mercati a basso sviluppo. La strategia consigliata per queste attività è quella di “mungere la mucca” finché c’è latte.

Moderna ha già iniziato la sperimentazione di un richiamo per la variante sudafricana della SARS-COV-2: non è un caso che le proiezioni sui profitti siano “schizzate” subito dopo che l'azienda ha annunciato di aver spedito dosi di un nuovo vaccino COVID-19 specifico per questa variante al National Institutes of Health (NIH).

Come è noto la tecnologia utilizzata per lo sviluppo dei farmaci Pfizer-BioNTech e Moderna consente di modificare in modo rapido la sequenza genomica dell’RNA messaggero e dunque modificare il siero. Semplificando, si tratta di fornire nuove istruzioni.

Per assurdo, più varianti VOC (Variant of Concern) saranno in circolazione e più latte ci sarà da mungere: Moderna ha infine dichiarato che prevede di produrre almeno 700 milioni di dosi di vaccino COVID-19 quest'anno e 1,4 miliardi di dosi nel 2022.


NOTE

https://www.vg.no/nyheter/innenriks/i/86OmPr/drama-i-kulissene-paa-astrazeneca-moete-norge-tok-dissens

2 https://www.fhi.no/en/news/2021/norwegian-medicines-agency-notified-of-blood-clots-and-bleeding-in-younger-/

3 https://www.thelocal.no/20210315/norway-health-official-counters-astrazeneca-over-vaccine-safety-statement/

https://sciencenorway.no/covid19/norwegian-experts-say-deadly-blood-clots-were-caused-by-the-astrazeneca-covid-vaccine/1830510

5 https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/03/18/ema-25-casi-rari-di-tromboembolia-su-20-milioni-vaccinati_dedda26f-4eda-4327-9b60-ce65090ff7d1.html

https://www.euronews.com/2021/03/18/norway-sweden-denmark-wait-before-restarting-astrazeneca-vaccinations

https://sciencenorway.no/covid19-vaccines/norwegian-doctors-are-investigating-if-blood-clots-could-be-linked-to-the-astrazeneca-vaccine-heres-what-theyre-looking-for/1829070

https://www.vg.no/nyheter/innenriks/i/QmwR1V/professor-om-mistenkte-vaksinebivirkninger-aarsaken-er-funnet

https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/970505/COVID-19_AstraZeneca_Vaccine_Analysis_Print.pdf

10 https://www.startmag.it/sanita/astrazeneca-ecco-i-numeri-delle-reazioni-avverse-nel-regno-unito/

11 https://childrenshealthdefense.org/defender/cdc-ignore-inquiry-death-injuries-covid-vaccine/?utm_source=salsa&eType=EmailBlastContent&eId=a5407627-42ed-4863-b452-bd2e657449ad

12 https://childrenshealthdefense.org/defender/pfizers-covid-vaccine-lucrative/

CC

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