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SINTESI DEL MEETING TRA FDA E EMA SUI REQUISITI A SUPPORTO DEI TRIAL CLINICI FIH (First in Human) PER LO SVILUPPO DI VACCINI CONTRO SARS-C0V-2

30 Marzo 2020

E’ partita la corsa al vaccino per il coronavirus SARS-CoV-2: riportiamo un interessante resoconto pubblicato sul sito FDA che ci presenta le linee guida dello sviluppo di questo vaccino, alla luce della dichiarazione di pandemia da parte dell’OMS e quindi del processo di accelerazione “fast tracking” indotto dalla dichiarazione stessa. Non mancano i punti interrogativi, tra i quali emerge il fenomeno noto come ADE (Antibody Dependent Enhancement) ovvero il rischio di potenziamento della malattia indotto dal vaccino.

 

18 marzo 2020

Website: http://www.icmra.info/drupal/news/March2020; http://www.fda.gov/about-fda/website-policies/website-disclaimer

Traduzione: Staff Comilva

 

La pandemia di COVID-19 che ha contagiato fino ad oggi più di 370.000 persone in tutto il mondo pone una sfida enorme alla salute globale. L’industria farmaceutica e altri enti stanno sviluppando vaccini contro SARS-CoV-2 candidati, utilizzando diverse tecnologie e piattaforme per vaccini RNA, DNA, a proteine e con vettori virali. La rapida diffusione di SARS-CoV-2 richiede tempi di sviluppo accelerati per accedere rapidamente alla Fase 1 dei trial clinici.

Quindi, la tipologia e l’entità dei dati preclinici e clinici preliminari necessari a progettare il programma di sviluppo clinico per i vaccini SARS-CoV-2, vanno confrontati con il complessivo rapporto rischi/benefici di una esigenza terapeutica insoddisfatta necessaria a fronteggiare questa sfida.

Nella teleconferenza del 18 marzo tra le agenzie regolatorie convocata congiuntamente dall’EMA (European Medicines Agency) e dalla FDA (Food and Drug Administration) sotto l’auspicio dell’ICMRA (International Coalition of Medicines Regulatory Authorities) si sono discusse regole procedurali relative allo sviluppo di candidati vaccini per SARS-CoV-2 ed ai prerequisiti di dati preclinici necessari per il passaggio ai trial clinici FIH (first-in-human).

Argomenti chiave

  • Dati preclinici necessari per il passaggio ai trial clinici FIH.

  • Necessità di individuare rischi di potenziamento della malattia indotto dal vaccino SARS-CoV-2 [un fenomeno noto come ADE, Antibody Dependent Enhancement, ndt] prima di procedere con i trial clinici FIH.

Quello che segue è un resoconto delle posizioni generalmente concordate tra le agenzie regolatorie presenti.

Discussione tra le agenzie regolatorie relativa ai dati preclinici necessari al passaggio ai trial clinici FIH

  • I partecipanti riconoscono che l’entità dei dati preclinici per supportare il programma di trial clinici FIH dipende dal costrutto del vaccino [RNA, DNA, a proteine o con vettori virali, ndt], dai dati disponibili a supporto di ogni costrutto e dai dati relativi a prodotti strettamente collegati;

  • I partecipanti ritengono che si debba tenere in considerazione l’opportunità di sfruttare la conoscenza già accumulata per la piattaforma prescelta, per accelerare lo sviluppo di un vaccino SARS-CoV-2 che usi la stessa piattaforma;

  • Per esempio, se una piattaforma che viene già utilizzata per produrre un vaccino autorizzato o altri vaccini sperimentali è ben caratterizzata, è possibile utilizzare i dati tossicologici (es. dati di tossicità della dose da studi ripetuti, studi di bio-distribuzione) e i dati clinici maturati su altri prodotti per cui si usa la stessa piattaforma per supportare i trial clinici FIH del candidato vaccino SARS-CoV-2;

  • I partecipanti convengono che il produttore del vaccino dovrebbe fornire una base logica fondata su dati per giustificare il perché alcuni studi preclinici, come studi sulla tossicità, non sarebbero necessari prima di procedere ai trial clinici FIH;

  • La caratterizzazione CMC [Chemistry Manufacturing and Control, chimica, di processo e di controllo, ndt] dovrebbe essere adeguata a supportare la sicurezza del vaccino SARS-CoV-2 prima di procedere con i trial clinici FIH;

  • Per tutti i candidati vaccini SARS-CoV-2 è necessario ottenere dati dagli animali e caratterizzare la risposta immunitaria indotta dal vaccino SARS-CoV-2 candidato;

  • Non è richiesto di dimostrare l’efficacia del vaccino SARS-CoV-2 candidato da modelli di verifica su animali prima di procedere ai trial clinici FIH.

La discussione delle agenzie regolatorie sul rischio teorico di potenziamento della malattia indotto dal vaccino SARS-CoV-2 prima di procedere con i trial clinici FIH.

  • I partecipanti riconoscono l’urgenza di procedere con i trials FIH per il vaccino SARS-CoV2 candidato alla luce dell’attuale pandemia, ma rimarcano l’importanza di strategie atte a ridurre i rischi in modo che le persone coinvolte nei trials clinici non siano esposte a rischi irragionevoli;

  • Il rischio di potenziamento della malattia indotto dal vaccino è una circostanza particolare che deve essere valutata sulla base alla scienza disponibile e che può comprendere anche l’uso di modelli animali di rilievo attualmente in via di sviluppo;

  • Sebbene attualmente ci siano limiti nella conoscenza e comprensione del fenomeno del potenziamento della malattia indotto dal vaccino e della affidabilità di questi modelli nel prevedere la probabilità di occorrenza negli umani, gli studi su modelli animali sono considerati importanti per comprendere il rischio di potenziamento della malattia indotto da vaccini candidati SARS-CoV-2;

  • I partecipanti riconoscono che esiste una disponibilità limitata di primati non umani e che richiedere questo tipo di studio per ogni vaccino SARS-CoV-2 candidato prima dei trial FIH non è possibile e ritarderebbe significativamente lo sviluppo del vaccino nella fase di sperimentazione clinica;

  • I partecipanti discutono la necessità di individuare il rischio di potenziamento della malattia indotto dal vaccino attivando trial clinici FIH simulati su vaccini SARS-CoV-2, basati sulla totalità dei dati disponibili per lo specifico vaccino candidato, compreso il costrutto del vaccino, la risposta immunitaria indotta come ad esempio risposte immunitarie distorte di tipo Th1 e titoli anticorpali neutralizzanti, oltre al progetto del trial clinico;

  • Anche se non all’unanimità, i partecipanti concordano su:

    • Alcuni costrutti vaccinali per i quali esiste un’informazione adeguata e un supporto dalla conoscenza relativa alla risposta immunitaria indotta, potrebbero essere autorizzati a procedere con trials clinici FIH anche senza completare gli studi su animali per valutare il rischio di potenziamento della malattia, a condizione che siano messe in atto strategie di riduzione del rischio in questi trials FIH;

    • Per alcuni vaccini, i dati preclinici (es. dati da verifiche post vaccinali sugli animali, studi su malattie autoimmuni in modelli animali, etc.) possono essere richiesti prima di procedere con i trials clinici FIH;

    • Nel caso in cui i trials clinici FIH vengano autorizzati in assenza di studi sugli animali rivolti a valutare il rischio di potenziamento della malattia, ma con altre informazioni adeguate, si attende che questi studi vengano condotti in parallelo ai trials clinici FIH in modo da avere i dati prima di interessare un numero maggiore di soggetti nei trials clinici di fase 2 e 3;

  • Le strategie di riduzione dei rischi da considerare per i trials clinici FIH includono il coinvolgimento di giovani adulti sani, con opportuno consenso informato per assicurare che i soggetti siano consapevoli dei rischi teorici e un accurato follow up di sicurezza e monitoraggio frequente;

  • Le agenzie hanno espresso la necessità di sviluppare procedure di condivisione dei dati da modelli animali e trials clinici per allertare la comunità globale sui risultati dei trials in modo continuo e tempestivo.


 

CC

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