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ANCHE IN CROAZIA IL MOVIMENTO PRO-CHOICE

22 Maggio 2015

I paesi dei Balcani stanno vivendo grande fermento rispetto il tema dei vaccini obbligatori, e i cittadini che spontaneamente si sono riuniti nel corso degli ultimi mesi per difendere le loro posizioni, stanno organizzandosi in movimenti, iniziative cittadine e associazioni. Un movimento pro-choice quindi che ha tutte le intenzioni di farsi sentire, non solo nel paese di origine, ma anche all'estero. Da qui la collaborazione con il COMILVA che vuole dare uno spazio a queste realtà molto vicine a noi per obiettivi, missione e sensibilità.  Condividiamo con Voi quando inviatoci dal movimento Croato "Vaccinazione-un diritto di scelta".


  logo_v5-300x70L'iniziativa cittadina “Vaccinazione - un diritto di scelta”, che opera in Croazia dal febbraio 2014, nel mese di novembre 2014 ha chiesto aiuto all'Associazione Croata per la Tutela dei Diritti dei Pazienti al fine di abolire l’obbligo vaccinale. Da allora, l'impegno per l'abolizione di tale obbligo è diventato il progetto dell’Associazione.

Gli obiettivi del progetto vengono realizzati attraverso una serie di attività, come ad esempio l'organizzazione di apparizioni nei media, la creazione e il mantenimento di siti web, l'organizzazione di conferenze e tavole rotonde, la rappresentanza legale in tribunale, l’analisi delle leggi, la collaborazione con analoghe organizzazioni europee, ed altro.

L’Iniziativa cittadina, come parte dell'Associazione, è composta dai genitori che non vogliono delegare ai medici e allor Stato le decisioni inerenti i vaccini dei propri. Questa posizione  non deriva da convinzioni religiose o fanatismi, ma da lunghe e approfondite analisi delle informazioni e dai dubbi sulla necessità, efficacia e sicurezza dei vaccini, come dimostrato dal crescente numero di evidenze scientifiche, testimonianze personali dei genitori e sentenze dei tribunali.

Calendario Vaccinale in Croazia Calendario Vaccinale in Croazia

 

In Croazia, la Legge sulla tutela della popolazione contro le malattie infettive impone la vaccinazione dei bambini con un rilevante numero di antigeni (Antitubercolosi, Haemophilus B, Difterite-Tetano-Pertosse, Morbillo-Parotite-Rosolia, EpatiteB, Poliomielite) e diversi richiami fino all'età di 19 anni, e in caso di non ottemperanza a questo obbligo, scatta una sanzione pecuniaria di circa 260 euro per ogni vaccino non fatto. Da quest'anno (2015) il Ministero della Salute ha abolito la vaccinazione contro l'epatite B che veniva effettuata subito dopo la nascita, spostando il vaccino ai 2 mesi di vita. Noi sospettiamo che sia questo il motivo per il quale è stato introdotto il vaccino esavalente Infarix hexa, il quale ha avuto una serie di effetti collaterali, sia durante gli studi clinici, che dopo la messa in commercio, e ciò è anche dimostrato da varie sentenze italiane.

Come tale, vengono violati numerosi diritti umani. La Legge sulla tutela della popolazione è in conflitto con la Legge sui diritti dei pazienti, ed è in preparazione la modifica di alcuni articoli della Legge sui diritti dei pazienti che suggerisce che il consenso deve essere dato ad ogni procedura medica, TRANNE per quanto riguarda i vaccini obbligatori..

L'Associazione sta preparando una serie di osservazioni sulle proposte di modifica della Legge da inviare al Ministero della Salute.

Le nostre attuali proposte sono state ignorate dal Ministero della Salute, la discussione pubblica non era veramente pubblica, e non erano presenti i medici che rappresentano l’altro punto di vista sulla questione dei vaccini. A questo ha contribuito maggiormente la Corte Costituzionale che ha negato la revisione della costituzionalità della Legge contestata, e tale richiesta è stata presentata ancora nel 2008 dall’Associazione “Vita o vaccinazioni” che da allora ha cessato la propria attività.

In Croazia, non esiste una Legge che riconosce il risarcimento per i danni causati dalle vaccinazioni, e per primi sono i medici a rifiutare di segnalare l’evento avverso. Solo due anni fa i pazienti hanno cominciato a segnalare on-line le reazioni avverse ai farmaci e vaccini.

La maggior parte dei medici, per convinzione o per obblighi di legge, sostiene che i vaccini sono sicuri ed efficaci. Quei pochi che esprimono un qualche dubbio ad alta voce e che non sono stati indottrinati durante gli studi di medicina, sono esposti ad umiliazioni, censure e denunce per la revoca della licenza.

I genitori che decidono di non vaccinare vengono sottoposti ad ogni tipo di scorrettezza, pressione e condanna da parte dei medici e del personale sanitario. Accade spesso che i pediatri si rifiutino di fornire servizi medici ai bambini non vaccinati. Ci accusano di fanatismo, fondamentalismo, egoismo, irresponsabilità, accusandoci inoltre di avere quale unica fonte di informazione google e in generale internet. I pediatri rifiutano pure di rilasciare il certificato medico attestante la salute del bambino, necessario per l’iscrizione all’asilo.

L’Ispezione Sanitaria del Ministero della Salute deve controllare la copertura vaccinale dei bambini e quindi fa pressione sugli asili nido per impedire l'ingresso di bambini non vaccinati. Il Ministro della Salute inoltre ha emesso nel 2002 un programma di assistenza sanitaria dei bambini negli asili che condiziona l’iscrizione permettendo l’accesso ai soli bambini regolarmente vaccinati.

Anche se il programma non ha la forza di Legge, la maggior parte delle scuole materne vi  aderisce rifiutando quindi di iscrivere i non vaccinati. Nessuno dei genitori ha ancora citato in giudizio un asilo nido.

Il rifiuto della vaccinazione secondo la Legge Familiare è considerato uno degli indicatori di abbandono di minori, ci sono state convocazioni ai colloqui presso il Centro per l’Assistenza Sociale e sono inoltre state visitate le case dei genitori obiettori, senza alcun preavviso, senza alcun ordine da parte del Tribunale, impedendo inoltre alle famiglie di chiede supporto a qualche testimone. Spesso gli stessi assistenti sociali minacciano i genitori con la sottrazione dei bambini per un giorno per procedere con le immunizzazioni, cosa che in Croazia non è legale.

L'Associazione Croata per la Tutela dei Diritti dei Pazienti sostiene la necessità di discutere con urgenza l’obbligo vaccinale imposto ai bambini. Ci opponiamo alla limitazione dei diritti umani senza argomenti, dato che in caso di conseguenze post-vacciniche nessuno si assume tale responsabilità nè esiste alcun obbligo di alcun genere in capo a nessuno.

Detto in modo più chiaro: o non si limitano i diritti umani o è necessario che il Governo si assuma la responsabilità delle possibili conseguenze.

La situazione attuale è proprio questa, con la Legge vengono limitati i diritti umani e le libertà fondamentali a causa di più ampi interessi sociali, e le conseguenze ricadono su coloro ai quali quei diritti sono stati sottratti, nella più cieca indifferenza del Governo e della Società in genere.

Chiediamo che il Ministro della Salute accetti la responsabilità delle funzioni che svolge e accetti la nostra richiesta di avvio immediato delle attività che risolveranno questo problema.  

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