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LETTERA AD UN SOTTOSEGRETARIO

20 Gennaio 2016

Pubblichiamo questo interessante documento che nasce dalla corrispondenza fra un genitore – ora socio e referente COMILVA nel nordest – e il Sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia Romagna Andrea Rossi, unico fra i tanti destinatari a ritenere di dove rispondere alle istanze manifestategli. Letter_01Nella missiva originale - inviata a tutti i Presidenti di Regione e di Provincia Autonoma d'Italia nello scorso mese di ottobre - questo genitore esprimeva le sue perplessità verso la mancanza di informazioni sulla sicurezza e di garanzie rispetto all'atto medico della vaccinoprofilassi vigente in Italia, ed esponeva le ragioni della sua obiezione e del suo dissenso informato già sottoscritto nei confronti della stessa prevista per i suoi figli. In questo scritto, il genitore chiedeva agli Amministratori di Regione e Provincia Autonoma, di tenere in considerazione tali ragioni, fondate sul principio di massima precauzione, a causa dell'assenza di garanzie di assoluta innocuità, vista la presenza del rischio reale di effetti collaterali anche gravi, in conseguenza delle vaccinazioni obbligatorie. Troverete la Risposta del Sottosegretario Rossi nei riferimenti bibliografici: lo scopo di questa replica è quello di andare a circostanziare le argomentazioni sollevate da questi, cercando di fornire – una volta di più – la prospettiva del cittadino-genitore che ha la cura di informarsi e di porre le vere questioni rilevanti in materia di vaccinazioni (obbligatorie o meno che siano). Nasce quindi un dialogo che riteniamo assolutamente costruttivo e che è rivolto soprattutto ad una vera presa di coscienza del problema, scevro da ogni polemica e da ogni mistificazione. I punti essenziali sviluppati nella lettera inviata al Sottosegretario Rossi sono i seguenti:

  • ⇒ I genitori che decidono responsabilmente di “non vaccinare” i propri figli ritengono di esercitare pienamente il loro diritto/dovere di tutela della salute dei propri figli, di provvedere alla loro educazione e crescita in un contesto sociale dove sono perfettamente integrati e in cui condividono tutto l’insieme di comportamenti e di valori necessari alla convivenza civile;
  • ⇒ Se l’efficacia della vaccinazione può essere un problema da discutere con attenzione, non da meno lo è la sicurezza: un esempio è rappresentato dall’utilizzo dell’Alluminio come adiuvante nei vaccini;
  • ⇒ L’applicazione del “Principio di Precauzione” è sistematicamente disattesa quando si tratta di vaccinazioni;

Il documento inviato termina con l’auspicio che le vaccinazioni vengano inquadrate come “uno” degli strumenti possibili per la profilassi, strumento che può far parte di un sistema per la tutela della salute individuale e collettiva ma che non può essere considerato né esclusivo né determinante. Allegati:

CC

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