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23 SETTEMBRE 2018: MIGLIAIA DI FAMIGLIE IN PIAZZA A BOLOGNA

25 Settembre 2018

23 SETTEMBRE 2018: MIGLIAIA DI FAMIGLIE IN PIAZZA A BOLOGNA “Non arretriamo di un passo! Noi siamo il cambiamento!”

Domenica 23 settembre si è svolta a Bologna una grande e sentita mobilitazione, alla quale hanno partecipato migliaia di cittadini attivi con i loro bambini, provenienti da diverse regioni italiane. Consapevoli che degli impegni assunti dalle forze di governo in materia vaccinale rimanga solo la certezza di aver subito un vile tradimento, sono scesi in piazza per ribadire con forza di non arretrare di un passo nella difesa della libertà di scelta vaccinale e terapeutica e nella difesa dei diritti civili.
Tanti i temi trattati dai portavoce della manifestazione: oggi, è impossibile negare le numerose criticità e contraddizioni sulle quali poggiano le politiche vaccinali nazionali e globali, sia sotto il piano medico e scientifico, sia sotto quello giuridico e dei diritti.
 
Tra i bisogni più pressanti e urgenti, i cittadini chiedono e pretendono di dare immediato ed effettivo spessore al concetto-valore di dignità umana e di giustizia sociale. Lo chiedono non solo alla politica, alle istituzioni pubbliche, agli organi di informazione, ma alla società intera.
 
Inammissibile che lo Stato e le istituzioni continuino a denigrare i danneggiati da vaccino e i loro diritti. Irricevibile che si neghino le reazioni avverse considerandole, nonostante l’evidenza dei fatti, solo sospette e non correlabili alla vaccinazione. Si vuol forse tentare di nascondere la testimonianza vivente del fallimento delle politiche vaccinali e degli attuali farmaci-vaccini?
Ignobile che validissimi professionisti vengano messi sotto giudizio e addirittura radiati per reato di opinione. Inaccettabile che in nome del dio vaccino si stia “staccando la spina” delle pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco, creando disuguaglianze e barriere culturali, economiche e territoriali, colpendo i bambini più piccoli e soprattutto giovani famiglie.
 
La società, tutta, può permettere che equivoche interpretazioni della legge, che continui abusi e violazioni consentano di espellere ed escludere da scuola i bambini che hanno intrapreso un percorso di recupero vaccinale in adempimento alla legge?
Se davvero si volesse perseguire l’interesse superiore della tutela della salute all’interno della comunità scolastica, si affronterebbe ogni problematica che riguarda la convivenza fra vaccinati, non vaccinati e soggetti a rischio in maniera cosciente, analitica e rigorosa. Non si creerebbero ad arte fronti contrapposti, mettendo gli uni contro gli altri, famiglie contro famiglie, bambini contro bambini!
 
Oggi le storie dolorose dei bambini immunodepressi, di cui tutti noi nutriamo profondo e sincero rispetto, così come lo nutriamo nei confronti dei bambini danneggiati da vaccino, non possono rappresentare l’emblema che segnerebbe la vittoria a favore dell’obbligatorietà vaccinale.
La grande mobilitazione del 23 settembre ha riaffermato con forza che l’unico emblema di cui l’odierna società ha più che mai bisogno è quello della VERITÀ.
Con la consapevolezza che siano gli stessi cittadini il vero motore del cambiamento, noi continuiamo la nostra manifestazione non solo in piazza, ma ogni giorno e in ogni istante del nostro agire quotidiano. NON ARRETRIAMO DI UN PASSO! NOI SIAMO IL CAMBIAMENTO!
 
Associazione COMILVA
CC

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