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L’esposizione al morbillo naturale o a quello artificiale non è la stessa cosa

17 Novembre 2018

6 Novembre 2018 Bernadette Pajer co-president Informed Choice WA Washington State, USA in risposta a Measles: neither gone nor forgotten BMJ 2018; 362 doi: https://doi.org/10.1136/bmj.k3976 (Published 25 September 2018) Citare questo articolo come: BMJ 2018;362:k3976, dal British Medical Journal

C’è un fatto, raramente considerato dagli ufficiali sanitari: la vaccinazione non è un intervento che elimina l’esposizione alla malattia. La vaccinazione sostituisce l’esposizione naturale con quella artificiale e queste due non sono uguali.

Da diverse decadi siamo immersi nelle campagne di vaccinazione di massa, ed è allarmante che la comunità medica e quella scientifica, anziché fermarsi ad esaminare l’impatto sulla salute individuale e collettiva per valutare se le attuali strategie sono da rivedere, focalizzi tutta l’attenzione su chi discute o rifiuta la vaccinazione.

Gli esperti hanno riconosciuto che l’attuale vaccino contro il morbillo non può eradicare la malattia a causa di fallimenti primari e secondari. [1] Gli studi hanno rivelato come la concentrazione e la durata della protezione degli anticorpi passivi materni è minore tra le mamme vaccinate rispetto a quelle non vaccinate [2] ed è stato scoperto che una terza dose di MPR non prolunga di molto la protezione, [3] lasciando la maggior parte degli adulti esposti alla malattia.

Siamo entrati in un’era vaccinale di neonati e adulti vulnerabili – una popolazione che prima sarebbe stata protetta se il morbillo avesse avuto una circolazione naturale. E’ un enigma difficile da risolvere e non può essere scaricato su chi non ha voluto la vaccinazione. Per la stragrande maggioranza dei bambini sani, che avrebbero potuto gestire facilmente il morbillo nell’infanzia, la vaccinazione non comporta alcun beneficio personale e li espone inutilmente al rischio di reazioni avverse, nonché ad essere vulnerabili alla malattia da adulti.

Dal momento che l’industria non produce un vaccino monovalente per il morbillo, ci rimane solo il controverso MPR, che come tale sembra non aver superato studi clinici adeguati. L’MPR contiene frammenti di DNA fetale umano per la parte contro la rosolia, cosa che alcuni ritengono moralmente discutibile e altri rischiosa per la salute, a causa del potenziale autoimmune e di mutagenesi inserzionale. [4] Allo stesso tempo il vaccino è inquinato dal glifosato che risiede nella gelatina [5] e non ci sono studi che dimostrino che l’iniezione di glifosato sia innocua o che non alteri la risposta immunitaria ad altri ingredienti.

A questo aggiungiamo che la Merck è stata accusata di falsificare l’efficacia della porzione anti parotite del vaccino [6] e, Houston, abbiamo un problema. Una copertura del 100% del vaccino non risolverebbe i dilemmi dei non responder e dei rischi che il vaccino comporta. L’OMS ha scelto un obiettivo di eradicazione globale prima di avere uno strumento sicuro capace di raggiungerlo. Invece di continuare a spingere per aumentare le coperture, tempo e denaro potrebbero essere spesi meglio per implementare un sistema di monitoraggio e diagnosi rapido, usando le nuove tecnologie per trattare prima la malattia con il buon vecchio metodo dell’identificazione e dell’isolamento, cercando i migliori trattamenti e creando le basi di una sana immunità nelle comunità povere: acqua pulita, igiene e nutrizione adeguata.

[1] Poland, Gregory A and Robert M Jacobson. “The re-emergence of measles in developed countries: time to develop the next-generation measles vaccines?” Vaccine vol. 30,2 (2012): 103-4.

[2] Waaijenborg, et al. “Waning of Maternal Antibodies Against Measles, Mumps, Rubella, and Varicella in Communities With Contrasting Vaccination Coverage.” OUP Academic, Oxford University Press, 8 May 2013, academic.oup.com/jid/article/208/1/10/796786.

[3] Fiebelkorn AP, Coleman LA, Belongia EA, et al. Measles virus neutralizing antibody response, cell-mediated immunity, and IgG antibody avidity before and after a third dose of measles-mumps-rubella vaccine in young adults. The Journal of infectious diseases. 2016;213(7):1115-1123. doj:doi.org/10.1093/infdis/jiv555.

[4] Deisher, T A, et al. “Epidemiologic and Molecular Relationship Between Vaccine Manufacture and Autism Spectrum Disorder Prevalence.” Issues in Law & Medicine., U.S. National Library of Medicine, 2015, www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26103708 .

[5] Honeycutt, Zen. “Glyphosate in Childhood Vaccines.” Moms Across America, www.momsacrossamerica.com/glyphosate_in_childhood_vaccines.

[6] Solomon, Lawrence. “Merck Has Some Explaining To Do Over Its MMR Vaccine Claims.” HuffPost Canada, HuffPost Canada, 27 Nov. 2014, www.huffingtonpost.ca/lawrence-solomon/merck-whistleblowers_b_5881914.html. Conflitti di interesse: nessuno (enfasi aggiunta, ndt)

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