OBBLIGO MASCHERINE POPOLAZIONE COMUNE

Richiesta chiarimenti alla Regione Lombardia

In Regione Lombardia, il 29 giugno, il presidente Attilio Fontana ha firmato l?rdinanza n. 573, che integra le misure approvate dal DPCM dell·1 giugno 2020, e proroga nuovamente, fino al 14 luglio 2020, l?bbligo ogniqualvolta ci si rechi fuori dall?bitazione, di adottare ·em>la mascherina o, in subordine, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca·
Questa ennesima estensione (e non sar·certamente l?ltima, cos·come a livello nazionale ci stanno preparando anche al prolungamento dello stato di emergenza di altri 180 giorni, come prevedibile · sar·rinnovata continuamente e, presumibilmente, fino a quando non vi sar·un vaccino anti covid-19, come dichiarato su alcuni quotidiani dallo stesso Governatore Fontana?
Posto che la tutela del fondamentale diritto alla salute si concretizza nel garantire controlli, cure e interventi efficaci e che ogni eventuale imposizione, obbligo o limitazione di natura politica, a tutela dell·em>interesse collettivo, non pu·in alcun modo trascurare il corretto bilanciamento tra rischi e benefici per la salute di ogni singolo individuo, appare chiaro che ·necessario conoscere ogni informazione sui benefici delle mascherine, oltre che le pi·ampie rassicurazioni che l?so continuo e indiscriminato di tali presidi non comporter·alcun rischio per la salute della popolazione, la stessa salute che questi provvedimenti intendono ?alvaguardare·
Essendo stato imposto l?so obbligatorio della mascherina in comunit·anche all?perto per tutti (eccetto per i minori di sei anni, disabili e loro accompagnatori); e considerato come la comunit·scientifica e medica in merito all?mpiego della mascherina d?so comune sia oltremodo discorde e tutt?ltro che univoca, sia sui benefici per la collettivit· che sui rischi per i singoli, il CIATDM (Coordinamento Internazionale delle Associazioni per la Tutela dei Diritti dei Minori) anche a nome di COMILVA e di altre associazioni come LA SCUOLA CHE ACCOGLIE, CReLDIS (Coordinamento Regione Lombardia Diritti e Salute), GENITORI NO OBBLIGO LOMBARDIA ed AMPAS, ha inviato una comunicazione al presidente della regione Lombardia Attilio Fontana, all?ssessore al welfare Giulio Gallera, al ministro Speranza e a tutta la giunta regionale lombarda ponendo una serie di quesiti indifferibili e urgenti, poich·i dubbi sono tanti:

  1. L?rganizzazione Mondiale della Sanit· in un documento pubblicato il 6 aprile 2020 dichiara che ?attualmente non ci sono prove che indossare una maschera (medica o di altro tipo) da parte di persone sane in un contesto di comunit·pi·ampio, incluso l?so universale della mascherina in comunit· possa impedire loro di contrarre virus respiratori, incluso COVID-19". Tuttavia, il DPCM 11 giugno 2020 ribadisce l?so di ?ascherine di comunit· ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte· e la stessa regione Lombardia prescrive ?gniqualvolta ci si rechi fuori dall?bitazione·l?bbligo di utilizzo della mascherina ?, in subordine, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca· contestualmente alla disinfezione delle mani e alla distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Posto che le mascherine chirurgiche non sono progettate o certificate per proteggere dagli agenti infettivi e i respiratori con filtro facciale potrebbero non raggiungere il livello di protezione atteso; inoltre diversi studi mettono in guardia circa l'uso di maschere in tessuto, per le quali non esiste alcuna prova di protezione, anzi potrebbero facilitare la trasmissione di agenti patogeni se utilizzate ripetutamente senza un'adeguata sterilizzazione; di conseguenza, quali sono i dispositivi di protezione individuale pi·idonei per la protezione desiderata verso le infezioni da covid-19 al di fuori delle strutture sanitarie? Se l?fficacia dell?so delle mascherine dipende fortemente dalla tipologia utilizzata, la responsabilit·della protezione individuale e collettiva viene lasciata nelle mani del cittadino, chiamato ad ?rrangiarsi·alla meglio, senza linee guida chiare, e senza alcun controllo?
  2. Se la mascherina ·stata resa obbligatoria in quanto ritenuta un complemento fondamentale per tutelare la salute non solo di chi la indossa ma anche degli altri, pu·tale scopo essere raggiunto indossando una mascherina qualsiasi (ossia anche una mascherina con scarsa efficacia o efficacia nulla), o, addirittura, ?n subordine, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca· Dato l?bbligo, la popolazione generale sar·indotta ad usare protezioni d?so comune, e ci·a maggior ragione non dovrebbe implicare che le Istituzioni che impongono l?so obbligatorio di un dispositivo di protezione, abbiano contestualmente il DOVERE DI INFORMARE in maniera esatta sulla differenza tra i vari tipi di mascherine in commercio, e abbiano altres·il DOVERE DI RENDERE NOTO che in generale le revisioni scientifiche in cui sono state analizzate le principali pubblicazioni in merito, concludono che l'efficacia delle mascherine di stoffa o non certificate, e di protezioni comuni, risulta essere molto bassa o del tutto insignificante? Ci·non ·forse importante innanzi tutto per non ingenerare un falso senso di sicurezza? Inoltre, esaltare oltremodo l?mportanza della mascherina per tutelare s·stessi e gli altri, raccomandandone l?so o obbligando tutta la popolazione, potrebbe generare, in soggetti vulnerabili, condizionamenti psicologici, ossessione per l?giene e paura del ?emico invisibile· oltre che fomentare ingiustificati timori, disagio o anche ansia legata alla propria sopravvivenza, qualora si fosse circondati da persone senza mascherina, mettendo di fatto a dura prova la convivenza civile; ma se la salute va intesa come ?no stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non solo assenza di malattia o infermit?, non ·dovere delle Istituzioni promuovere, tutelare e proteggere il benessere psico-fisico individuale e sociale dei cittadini?
  3. L?bbligo - o la raccomandazione - di mascherine per tutta la popolazione, in maniera prolungata e continuativa, ha come conseguenza che l?pprovvigionamento delle mascherine sia difficoltoso, e anche particolarmente costoso se consideriamo il carico di spesa per una famiglia media; ci·di conseguenza si traduce in un incentivo al loro riutilizzo. Data la sopravvivenza batterica, esiste un potenziale problema di salute nel caso i dispositivi venissero riutilizzati. L?mposizione di un obbligo pu·mai prescindere anche da un'analisi in termini di costi/efficacia delle mascherine, e del loro riutilizzo, tanto pi·se i benefici delle maschere di stoffa sono discutibili, e i rischi sulla salute non minimizzabili?
  4. Vi · d?ltro canto, da considerare l?mpatto ambientale qualora l'intera popolazione utilizzasse anche solo una mascherina monouso al giorno, per un anno. In che modo si intende far fronte allo smaltimento di mascherine obbligatorie in comunit·dato l?llarme degli studiosi che ne hanno segnalato il rischio ambientale e di infezione?
  5. Lo stesso European Centre for Disease Prevention and Control, in un suo recente documento ?sing face masks in the community·del 8 aprile 2020 ha precisato che: ·Esiste il rischio che la rimozione impropria della maschera, la manipolazione di una maschera contaminata o una maggiore tendenza a toccare il viso mentre si indossa una maschera da parte di persone sane possano effettivamente aumentare il rischio di trasmissione· e prescrive, pertanto di evitare di toccare la mascherina mentre la si indossa e rimuoverla senza toccarla; di lavare le mani dopo averla rimossa o ogni qualvolta una mascherina usata sia stata toccata inavvertitamente; di sostituire la mascherina appena risulta umida; di non riutilizzare le mascherine monouso, e di smaltirle immediatamente dopo averle rimosse. Esiste, dunque, il rischio concreto, che la mascherina, da presidio di sicurezza, si trasformi in potenziale fonte di infezione e veicolo di contagio: ·realistico ipotizzare una corretta gestione delle mascherine da parte della popolazione (anche pediatrica) in contesti ordinari, ossia quando si ·utenti di servizi, o impiegati nelle diverse e complesse attivit·lavorative, quando cio·le condizioni impediscono fattivamente una gestione in sicurezza delle mascherine?
  6. Numerosi studi confermano che l?so prolungato della mascherina incide significativamente sullo stato di salute di chi la indossa, con conseguenze tutt?ltro che irrilevanti (sintomi di claustrofobia, disturbi respiratori, disagio, irritazione cutanea, pressione sul viso, difficolt·di comunicazione e mal di testa; i livelli di CO2 possono aumentare significativamente, con conseguente percezione di mancanza d?ria e vertigini; percezione di umidit· calore e alta resistenza respiratoria; carenza di ossigeno che stimola il sistema nervoso simpatico e comporta un aumento della frequenza cardiaca). ?, dunque, ragionevole ipotizzare che chiunque, e certamente in particolare i bambini ed alcune particolari categorie di cittadini - ad esempio, chi soffre di disturbi respiratori preesistenti, o altre patologie ·possano correre dei rischi maggiori e andare incontro a ulteriori problemi in seguito ad un uso prolungato delle mascherine?

Questi ed altri quesiti, unitamente alle doverose considerazioni di carattere scientifico sono stati inviati in questi giorni ai destinatari summenzionati. Ogni eventuale imposizione, obbligo o limitazione a tutela dell?nteresse collettivo, considerata la scarsa efficacia dell?so delle mascherine al fine di proteggere gli altri, non pu·in alcun modo trascurare il corretto bilanciamento tra rischi e benefici dell?so della mascherina a tutela della salute di chi la indossa, anzi tale valutazione ·a maggior ragione imprescindibile. Pertanto abbiamo invitato le Istituzioni a tenere debitamente in conto l?pinione di medici, professionisti e ricercatori ·come riportato nell?pprofondimento scientifico allegato - che valutano l?so della mascherina in comunit·un rischio maggiore per la salute fisica e psichica dei cittadini a fronte di benefici trascurabili, oltre che una misura comunque lesiva della dignit·e della libert·dei cittadini; e nelle more, di sospendere con effetto immediato la suddetta prescrizione in conformit·al principio di precauzione, onde evitare che l?so prolungato e scorretto della mascherina in comunit·possa aumentare il rischio di malattia piuttosto che ridurlo.
Attendiamo pertanto delle risposte chiare, ed immediate, per poter essere parte attiva e consapevole di un?zione veramente efficace e non - verosimilmente come sta accadendo - spettatori inermi di una farsa mai vista, orchestrata a suon di decisioni prese senza alcun fondamento.


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